Nuova udienza del processo Bergamini in Corte d’Assise di Cosenza. Una seduta processuale che si può definire interlocutoria che nulla ha tolto e nulla ha aggiunto ai gravissimi fatti contestati a Isabella Internò, imputata per omicidio volontario. Dopo le questioni preliminari relative alla trascrizione delle intercettazioni telefoniche (LEGGI QUI I DETTAGLI DELLA VICENDA), il presidente del collegio giudicante Paola Lucente ha dato facoltà al pubblico ministero Luca Primicerio di esaminare i testi della sua lista, a cominciare dalle gemelle Libero, con le quali l’ex fidanzata di Denis Bergamini andava a scuola.

Nel corso della prima testimonianza, non è emerso alcun aspetto rilevante sia in fase di esame che di controesame, mentre nella seconda escussione l’ex compagna di scuola di Cosenza, è stata richiamata e ammonita dalla Corte d’Assise di Cosenza nel ricordare episodi che aveva descritto nella fase delle indagini preliminari.

Leggi anche ⬇️

Processo Bergamini, in aula l’ex corista di “Domenica In”

Poi è stata la volta di Graziella De Bonis, ex corista di “Domenica In. «Conoscevo Donato Bergamini per averlo visto spesso alla villetta di Commenda. Parliamo all’incirca del 1986, era il periodo in cui seguivo i corsi di danza. Isabella Internò la conoscevo di vista, andavamo a scuola insieme, ma non nella stessa classe. So che erano fidanzati con Denis e alcune volte li vedevo insieme. L’ultima volta che vidi Denis? Era a Commenda, nei pressi della farmacia Stumpo, lui era in attesa di qualcuno, e mi ha salutato mentre parlava con Michele Padovano. Poi passò Isabella e si salutarono “ciao e ciao”. Era prima dell’incidente».

Altra circostanza narrata da Graziella De Bonis è quella relativa ad alcuni giorni prima della morte dell’ex centrocampista rossoblù. «Ero in compagnia della mia amica Elena, quando Bergamini mi invitò a vederci sempre in piazzetta, dopo la partita che si sarebbe dovuta disputare la domenica successiva. Denis comunque era allegro, solare e gentile. Appresi della sua morte da una rete locale a seguito di una telefonata che mi fece Elena Tenzi. Andai al funerale con lei e Stefano Ruvolo (ex calciatore silano), con il quale ebbi poi una relazione per sette anni, dal 1990 in poi». 

Processo Bergamini, quel bigliettino anonimo

Nell’istruttoria inoltre è emersa la questione relativa a un bigliettino anonimo che ritrovò la testimone qualche mese dopo la morte di Denis, nel quale veniva ritenuta responsabile morale della sua scomparsa, e del fatto, smentito in precedenza dalle gemelle Libero, che la testimone fosse stata chiamata fuori dall’aula, contestandole che solo Isabella Internò poteva essere dispiaciuta per quanto successo a Denis Bergamini. Nel controesame, la difesa ha rilevato che alcune dichiarazioni rese dalla teste nella fase delle indagini preliminari (sia in ambito difensivo, leggasi dossier Gallerani, sia dai carabinieri nel 2010) non erano state accompagnate da domande specifiche.

Processo Bergamini, la testimonianza di Ruvolo e il saluto all’imputata

Altro testimone sentito nel processo Bergamini è stato l’ex calciatore del Cosenza, Stefano Ruvolo, oggi dipendente di una società informatica, diretta dal padre dell’allora esterno sinistro rossoblù che in riva al Crati nelle due stagioni in cui indossò la maglia dei Lupi disputò soltanto due partite: una in serie C e l’altra in serie B. Al termine della sua deposizione, dopo aver parlato del suo rapporto con Denis («ci allenavamo insieme, ma non c’era un’amicizia stretta»), ha chiesto al presidente della Corte d’Assise di Cosenza di poter salutare l’imputata. «Prego per te perché la verità venga fuori al più presto, per te» avrebbe riferito ad Isabella Internò. Poi la ripartenza verso Roma, città in cui abita.

Processo Bergamini, i testi che sfileranno in aula fino a fine marzo

Sono state sentite anche Teresa Lopez ed Elena Tenzi. Due ragazze dell’epoca che frequentavano lo stesso ambito scolastico di Isabella Internò. «I suoi erano atteggiamenti di una donna innamorata, non di una persona gelosa in modo eccessivo». Nella prossima udienza, fissata per mercoledì 16 marzo 2022, sarà escusso l’ex calciatore del Cosenza, Claudio Lombardo. Nessuna traccia di Raffaele Pisano, il camionista di Rosarno, oggi 80enne, unico testimone oculare della vicenda in esame. La sua escussione non è stata prevista da qui a fine marzo. Nelle prossime date sfileranno in aula Tiziana De Carlo, Massimo Storgato, Lucia Cuccaro, Rossella Fischietti, Fabiana Novelli, Enrico Costabile, Rita Perna e l’ex procuratore sportivo di Denis Bergamini, Bruno Carpeggiani.