Arresti a Cosenza, un indagato in fuga. Ecco chi è l’unico latitante
L'indagato è irreperibile da otto giorni, per gli inquirenti è un pezzo grosso del gruppo Di Puppo
A otto giorni dal blitz che ha scompaginato le fila della malavita cosentina, le forze dell’ordine sono ancora alla ricerca dell’unico indagato sfuggito all’arresto. Si tratta di Marco D’Alessandro, 32enne cosentino ritenuto uomo fra i più vicini a Michele Di Puppo. Secondo gli investigatori si tratta di un pezzo grosso dell’organizzazione criminale. Stando a ciò che raccontano i pentiti, infatti, il “santista” D’Alessandro sarebbe un punto di riferimento per un po’ tutte le attività criminali avviate dal gruppo Di Puppo a Rende e nei centri limitrofi: dalle rapine alle estorsioni, passando per l’usura e il traffico di stupefacenti. In tal senso, eserciterebbe anche il ruolo di “contabile”, ovvero custode della cassa– la cosiddetta bacinella – incaricato di pagare gli stipendi agli affiliati in libertà e di mantenere quelli detenuti in carcere. A riprova del suo prestigio oscuro, proprio il suo capo lo avrebbe battezzato secondo il rito di ’ndrangheta, conferendogli la quarta dote, ovvero la Santa. Un solo irreperibile su 190, dunque, ma per qualche ora sono stati due. Nell’immediatezza, a evitare l’arresto era stato anche Francesco Ripepi, un altro come D’Alessandro chiamato a rispondere del reato di associazione mafiosa, ma già il giorno successivo l’uomo, accompagnato dal suo avvocato Mario Scarpelli, si è costituito in questura.