Praia, 16enne cardiopatico e 50enne malato di cancro non possono curarsi: un’infermiera avvia una raccolta fondi
Antonella Melito ha risposto agli appelli delle due famiglie e ha aperto un conto corrente per aiutare Giorgio e Francesco: il primo dovrà sottoporsi a una delicata operazione al cuore, l'altro sta combattendo contro un tumore cerebrale
L’ennesimo dramma sociale arriva, stavolta, da Praia a Mare. Giorgio, 16 anni appena, dovrà sottoporsi a una delicata operazione al cuore, mentre Francesco, che di anni ne ha 50, sta combattendo contro un tumore cerebrale che, comunque vada, gli lascerà una serie di conseguenze fisiche e mentali. Ad entrambi, nei prossimi mesi, toccherà sottoporsi a incessanti cure in diversi ospedali. Ovviamente, come accade sempre più spesso in situazioni simili, fuori dalla Calabria, lontano dalla propria casa e dai propri affetti. Solo che le famiglie dei due giovani praiesi, già economicamente provate da mesi di cure e viaggi della speranza, si sono rese conto di non poter più far fronte alle spese e finalmente hanno chiesto aiuto.
All’appello ha risposto Antonella Melito, infermiera professionista molto nota, operante nel territorio del Tirreno cosentino, che, assumendosi ogni responsabilità, ha aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi per aiutare Giorgio, Francesco e le loro famiglie, le cui storie sono oramai di dominio pubblico. I fondi serviranno a pagare le cure previste negli ospedali di Firenze, Potenza e Lecce.
La storia di Giorgio
Giorgio (ma è un nome di fantasia) è nel fiore dei suoi anni. Ma da quando ha scoperto la sua malattia è come se vivesse costantemente in lockdown, isolato da tutto e tutti, senza poter far nulla. Al sedicenne, a cui è stata riscontrata una cardiopatia, è stato impedito persino di esporsi al sole e l’estate appena trascorsa, l’ha passata nelle sua cameretta, a rimuginare sulla sua malattia e sui mesi duri che dovrà affrontare. La sua famiglia ha provato più volte a chiedere aiuto, anche alle istituzioni, ma le è stato negato. Tutta colpa di una casa di proprietà di cui, però, sta ancora pagando il mutuo. Per lo Stato italiano la famiglia di Giorgio ha un Isee troppo alto per accedere agli aiuti, mentre le associazioni, a cui pure si sono rivolti i famigliari del giovane, non possono sostenere spese così esose, come quelle da sostenere per i continui viaggi dalla Calabria alla Toscana.
La storia di Francesco
Poche centinaia di metri più in là, all’ombra dell’isola Dino, si sta consumando un altro dramma. Francesco (anche il suo è frutto di ricorso all’immaginazione), è un ragazzo alto e magro, padre di due bimbi, conosciuto da tutti per la sua voglia di scherzare e per il suo contagioso buon umore. Da un giorno all’altro, però, Francesco non è più lo stesso. Chi gli sta intorno, si accorge che qualcosa non va. Il 50enne si rivolge ai medici, che effettivamente gli prescrivono delle terapie. Ma sono quelle sbagliate. Per lungo tempo viene curato per una patologia che non ha e le sue condizioni di salute peggiorano gradualmente.
La diagnosi, quella giusta, arriva solo dopo molto tempo: tumore cerebrale. Nella sua testa c’è una massa cancerosa di modeste dimensioni, cresciuta indisturbata mentre i medici a cui si era rivolto in precedenza lo avevano curato per altre patologie. Francesco finisce in sala operatoria. La nuova equipe rimuove gran parte della massa e riesce a scongiurare il peggio: il 50enne se la caverà, assicurano i camici bianchi. Ma ha bisogno di cure specialistiche, di radioterapia e di riabilitazione, terapie a cui dovrà sottoporsi in diverse strutture del sud Italia. I costi sono ingenti e la famiglia, da sola, non può sostenerli.
La raccolta fondi
Abituata a guardare in faccia il dolore, Antonella Melito, venuta a conoscenza dei due casi, senza batter ciglio, si reca in posta e apre un conto corrente dedicato alla causa. «Aiutatemi ad aiutare», è, in sostanza, la sua richiesta, apparsa nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook. «Come già detto – scrive mostrando una Poste Pay nuova di zecca – i destinatari saranno due famiglie di due giovani del nostro territorio, chi può (donare, ndr) anche poco, è più che apprezzato, è già un grande gesto. Il 23 ottobre posterò con ricevuta il saldo, verrà diviso in parti uguali». In tanti hanno già donato il loro contributo, tanti altri sono in attesa di poterlo fare. Ad ogni modo, chi vuole partecipare alla raccolta fondi non ha che da contattare sui profili social l’infermiera dal cuore d’oro.