Muta ancora il quadro cautelare del processo sul tentato omicidio avvenuto a Cosenza nel dicembre del 2012, nei pressi di viale Giacomo Mancini. Dopo la revoca degli arresti domiciliari e Alex Pasquale Simone, come richiesto dall’avvocato Amelia Ferrari, il tribunale collegiale di Cosenza (presieduto dal presidente Francesca De Vuono) ha modificato la misura cautelare della custodia in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari nei confronti di Mirko Matteo Voltasio, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri, e Andrea Carpino, difeso dall’avvocato Maurizio Nucci.

I due si trovavano in carcere da molto tempo. Nel caso di Carpino da aprile 2022, mentre Voltasio per un periodo aveva fatto perdere le sue tracce, nascondendosi a Corigliano Rossano. Le istanze erano state presentate dai rispettivi legali di fiducia nelle scorse settimane. Nel caso di Voltasio, parliamo del presunto autore del ferimento della vittima, finita nel mirino forse per un debito di droga, mentre Carpino avrebbe aiutato il co-imputato nell’intento delittuoso.

Di recente, come anticipato da Cosenza Channel, la Cassazione aveva annullato con rinvio l’ordinanza del tribunale del Riesame di Catanzaro, per la posizione di Carpino, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Nucci. Una decisione che, alla luce degli ultimi eventi, potrebbe portare a una riqualificazione del fatto.

Nell’ultima udienza, inoltre, le difese di Voltasio e Carpino, hanno prestato il consenso all’acquisizione di tutti gli atti presenti nel fascicolo del pm, rinunciando in sostanza all’istruttoria dibattimentale. Il processo contro Carpino e Voltasio, è stato separato rispetto alle posizioni di Amedeo Lipari e Simone.