«Maria ha l’occhio discreto e delicato di una mamma che sa leggere negli occhi dei figli quello che stanno passando, prima ancora che i figli glielo comunichino. E una mamma così non solo sa essere silenziosa e prudente nel suo comportamento, ma sa andare subito all’essenziale, perché coglie il disagio delle persone, prima ancora dei fatti che causano turbamento e imbarazzo». Così l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Monsignor Giovanni Checchinato in un passaggio della omelia pronunciata durante l’Eucarestia nel giorno della festa della Santa Patrona della città dei Bruzi.

«Oggi siamo a celebrare la Madonna del Pilerio perché crediamo che possa farsi carico delle nostre fatiche, delle nostre sofferenze, dei nostri disorientamenti, dei nostri perché, del nostro bisogno di dare senso ai segmenti bui e dolorosi delle nostre giornate».

Il presule, a margine della cerimonia, ha pure sottolineato la valenza del ritorno alla processione dopo le restrizioni del Covid che avevano costretto a rinunciare al tradizionale incontro tra la Vergine ed i cosentini nelle strade della città. «È importantissimo poter riprendere un po’ quel sapore di normalità che caratterizza finalmente il nostro tempo – ha detto il presule a margine della manifestazione -. Ogni momento di crisi è un momento di opportunità per crescere, per levarsi dalle spalle un retaggio pesante. Mi auguro che possa essere servito per compiere passi in avanti rispetto alla nostra umanità e rispetto alla nostra fede». Ecco l’intervista