Casali del Manco, tutti vogliono fare il sindaco. E spuntano le primarie in salsa presilana
Oliverio, Iazzolino e Morrone, ex primi cittadini di Pedace, Casole Bruzio e Trenta prima della fusione, hanno lanciato l'idea. Sul fronte Pd c'è il gradimento per Francesca Pisani. Incognita per il centrodestra per il quale circola il nome di Stefania Rota
Le primarie del Partito Democratico che hanno portato più di un milione e centomila persone ai gazebo, hanno segnato (forse) un punto di rottura tra elettori ed establishment. Di sicuro rappresentano uno strumento di partecipazione che gode di forte considerazione e popolarità specialmente tra chi non ha un apparato alle spalle. In vista delle prossime elezioni a Casali del Manco almeno in cinque non nascondono le proprie velleità di candidarsi a sindaco.
Sarebbero oggettivamente troppi per un giovane comune di 9500 anime, allora Marco Oliverio, Salvatore Iazzolino e Ippolito Morrone hanno lanciato l’idea di una consultazione preliminare interna al centrosinistra. Avrebbero voluto che a questa partecipasse anche chi, tra l’attuale sindaco Nuccio Martire e la sua vice Francesca Pisani, avesse l’ambizione di confrontarsi con il giudizio delle urne. Per farla breve auspicavano un coinvolgimento del Pd che non ci sarà.
La fascia tricolore, a dirla tutta, i tre promotori l’hanno già indossata prima della fusione. Erano infatti rispettivamente i primi cittadini di Pedace, Casole Bruzio e Trenta, nella cui sala consiliare domani alle 16.30 si discuterà proprio della possibilità di tenere delle primarie in salsa presilana. Le ultime indiscrezioni raccontano di come dovrebbe circoscriversi ai tre ex amministratori che, al netto del giudizio, convoglierebbero le forze su uno di loro per vincere le amministrative della prossima primavera.
Guardando in casa Pd, invece, bisogna riavvolgere il nastro alla fine del 2022 quando Nuccio Martire spiegò in una direzione democrat di non volersi impegnare per un secondo mandato. Il gradimento del circolo locale per Francesca Pisani è di dominio pubblico, ma la candidatura non è stata ufficializzata. Sono ancora in corso delle interlocuzioni con i referenti del M5S, che erano iniziate anche con gli stessi Oliverio, Iazzolino e Morrone. Anzi, dagli ambienti del Partito Democratico ribadiscono che sono stati i tre ex sindaci ad interrompere il dialogo.
Dall’altra parte della barricata, il centrodestra fa sapere che sta lavorando per individuare una valida personalità del posto su cui puntare. Come spesso avviene per i comuni al di sotto dei diecimila abitanti, tuttavia, è probabile che non compaiano i simboli dei partiti tradizionali ma che si contribuisca a riempire le liste civiche. Nessuno ha inteso commentare o confermare i rumor che portano a Stefania Rota.
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