Lo sfogo di De Cicco: «Io discriminato perché di Via Popilia. Cosenza cambi questa visione»
Duro commento dell'assessore dopo la decisione del Tribunale del Riesame: «Molti credono che chi è nato nei quartieri popolari non possa stare in giunta o fare il sindaco. Io condannato e giudicato senza neppure porsi una domanda»
Francesco De Cicco è tornato a rivolgersi ad elettori e simpatizzanti. Come sua abitudine ha usato Facebook catalizzando l’attenzione di tantissimi utenti. Ha commentato la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro di annullare l’ordinanza che confermava gli arresti domiciliari, revocando in ultimo la misura dell’obbligo di dimora. Questa decisione è nata, come noto, a seguito dell’annullamento con rinvio stabilito il 7 febbraio dalla Cassazione.
«Molte persone mi avevano condannato e giudicato senza porsi nemmeno una domanda – ha detto De Cicco -. Ad un incensurato di solito viene recapitato un avviso di garanzia, come successo con altri politici. Per un povero ragazzo di Via Popilia è stato invece chiesto l’arresto in carcere prima che il Gip valutasse sufficiente la misura dei domiciliari. Sapete perché? Per una questione di discriminazione: sono nato a Via Popilia, magari conosco dei delinquenti e quindi lo sono pure io».
De Cicco su questo argomento è andato dritto al punto. «Diciamoci la verità – ha continuato -. Io non sono come gli altri. Questo fa male, ma non è scritto da nessuna parte che soltanto perché di questo quartiere io debba subire cose simili. Andrò avanti nella mia battaglia, che è una missione politica. Voglio cambiare la visione diffusa secondo cui chi è nato a Via Popilia o Via degli Stadi non può fare il sindaco o l’assessore e secondo cui un uomo nato nei quartieri popolari non possa decidere».
L’assessore ha rivendicato poi il suo excursus politico. «A settembre 2021 ho chiuso sei liste a mio sostegno, composte tutte da cittadini onesti. La campagna elettorale ha prodotto un risultato significativo: il segnale è stato chiaro, almeno da parte di chi si è sentito abbandonato. Sono nato a Via Popilia, un quartiere popolare – ha ribadito -. Faccio politica da 10 anni ed ho iniziato da consigliere forte di 300 voti. Nella seconda consiliatura ho totalizzato 1700 preferenze, fino all’exploit del 4 ottobre del 2021 con quasi 5mile schede a mio favore».
«Sono stato infangato con l’associazione politica-ndrangheta, mentre non c’era traccia della politica nelle carte dell’inchiesta che riguarda il sottoscritto» ha aggiunto De Cicco, che ha ringraziato Franz Caruso, prima di passare in rassegna i lavori quotidiani che riguardano le sue deleghe a Palazzo dei Bruzi.