venerdì,Marzo 29 2024

Palermo: «Avanti con la Città di Pandosia senza Cosenza, Rende e Castrolibero»

Il sindaco di Mendicino rilancia il progetto che prevede l'unione con Cerisano, i due Marano, Carolei, Domanico, Dipignano e Paterno: «Sarebbe tutto più snello, a partire dalle decisioni importanti»

Palermo: «Avanti con la Città di Pandosia senza Cosenza, Rende e Castrolibero»

«È di questi giorni la notizia che è ormai pronta la proposta di legge con cui il Consiglio Regionale darà il via definitivo alla fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero. Io continuo a pensare sempre più che questa sfida dobbiamo coglierla tutti per una forte semplificazione istituzionale in tutta l’area urbana, come già avvenuto a Casali del Manco con l’unificazione di ben 5 comuni. Mi auguro, infatti, che accanto alla scelta di fondere i 3 comuni dell’area urbana si prenda sul serio l’idea che ho avanzato da tanti anni della creazione di un’unica grande Città delle Serre Cosentine, la Città di Pandosia». A sostenerlo è Antonio Palermo, primo cittadino di Mendicino.

Più volte al nostro network, ha parlato dell’idea di fondere insieme in un unico comune i territori di Mendicino, ora non più Castrolibero, Cerisano, i due Marano, Carolei, Domanico, Dipignano e Paterno. Dalla Regione, tuttavia, spingono per altro: per la creazione di un centro di governo da 110mila abitanti che preveda solo il capoluogo e gli altri due municipi sopracitati. Come noto, i firmatari della proposta di legge sono Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Santo Molinaro, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Gianluca Gallo. Per farla breve, tutto il centrodestra cosentino.

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«Lo so che una sfida del genere per chi fa politica non è semplice – spiega ancora Antonio Palermo -. Gli interessi dei cittadini anteposti alle pur legittime ambizioni personali richiede un atto di grande generosità per chi pensa che la politica sia un servizio. Ma se si vogliono affrontare davvero i problemi sovracomunali occorrono più risorse e meno sindaci. Penso al sistema idrico e dei rifiuti, al problema dei trasporti, al tema della salute, allo sviluppo economico e al turismo. Quanti benefici stanno pian piano portando ai nostri territori interventi sinergici che coinvolgono tutto il nostro comprensorio come “Il Cammino di San Francesco di Paol”a, per esempio, che anche in questi giorni ha visto tanti visitatori nei nostri borghi. E potrei citare tanti altri elementi analoghi».

«Un solo sindaco al posto di nove, venti consiglieri e assessori al massimo e non più 100 significano decisioni più veloci. Ma anche – aggiunge – maggiore peso istituzionale e politico per tutta l’area a Sud di Cosenza. E molti più soldi da investire in progetti di sviluppo per creare lavoro. Una scelta su cui continuo a sperare che si apra presto una forte discussione in tutte le Serre Cosentine fino a giungere anche in questo caso ad una proposta di legge ad hoc ed al Referendum Popolare perché siano i cittadini a decidere, come avvenuto in altri Comuni in Calabria. Solo così sapremo se quel sogno chiamato Pandosia potrà realizzarsi e tutta l’area vasta essere finalmente più facilmente ben governabile».

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