“A che punto siamo con i campetti di Viale Parco?”. Se lo chiedono Candida Tucci, Giovanni Gentile e Giacomo Martirano rispettivamente segretario, presidente e responsabile programmazione unitaria del movimento politico La Cosenza Che Vuoi , i quali tornano ad occuparsi dei campetti di Viale Parco. «A fine febbraio» continuano i referenti del circolo cittadino «segnalavamo le preoccupazioni derivanti da una palese fruizione dei campetti in attesa di collaudo, con i ragazzi che, non potendo resistere alla gioia di fruire di spazi di aggregazione così importanti, entravano nei campetti da fori praticati nelle reti di recinzione». «Oltre a questi problemi legati alla sicurezza, segnalavamo anche le precarie condizioni igieniche causate da cumuli di immondizia abbandonati all’interno e all’esterno dei campetti e sollecitavamo l’Amministrazione a condividere le modalità di gestione degli spazi».

«A distanza di oltre tre mesi, l’unica novità riscontrabile da chiunque passeggi lungo Viale Parco è l’assenza dei lucchetti dai cancelli di ingresso ed il ripristino della recinzione. I cumuli di immondizia (documentati dalla foto da noi scattata pochi giorni fa) e l’assenza di informazioni circa l’agibilità e le modalità di gestione dei campetti restano evidenti. Da un cartellone semi-divelto all’inizio del Viale Parco lato Due Fiumi si evince che i lavori dovevano essere terminati anni fa e se da un lato si nota un lento progresso dei lavori di completamento di alcune opere, dall’altro non si comprende il motivo di transenne pericolosamente abbandonate in prossimità di tratti aperti al pubblico. Ma è mai possibile che non si riesca a porre rimedio a questo indecoroso spettacolo, che offusca l’immagine di un gioiello motivo di vanto a livello nazionale ed internazionale?» si legge in una nota.

«Le cause sono due: o l’Amministrazione sta riscontrando problemi (tecnici? amministrativi?) al completamento dei lavori oppure sta “semplicemente” peccando di negligenza. In entrambi i casi basterebbe informare la cittadinanza, chiedendole innanzi tutto scusa per i ritardi, spiegandone i motivi e condividendo le soluzioni approntate per risolvere i problemi. Così facendo, i cittadini informati smetterebbero di nutrire sospetti sull’incapacità gestionale e amministrativa di Palazzo dei Bruzi» conclude “La Cosenza che vuoi“.