Morte di Denise Galatà, si allarga l’indagine della procura di Castrovillari
I magistrati hanno intenzione di fare piena luce sul decesso della giovane studentessa reggina
La procura di Castrovillari ha deciso di allargare il cerchio investigativo, fissando alcuni paletti nell’indagine che deve fare luce sulle responsabilità penali o meno che hanno portato al decesso della giovane studentessa reggina Denise Galatà, morta nel fiume Lao mentre faceva rafting. Com’è noto, nel registro degli indagati sono finite dieci persone, per le quali è stato aperto un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di reato dell’omicidio colposo.
Il pubblico ministero Simona Manera, in servizio presso la procura di Castrovillari, ha chiesto al consulente di parte di verificare l’idoneità sotto ogni profilo, dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza utilizzati dalle guide dell’Asd “Canoa Club Lao Pollino” per la discesa lungo il fiume Lao. Inoltre, la procura di Castrovillari vuole accertare, in base alle concrete condizioni meteo del 30 maggio 2023, nonché relativamente all’allerta gialla diramata dalla protezione civile, l’eventuale sussistenza di fattori di rischio nell’affrontare la discesa del fiume Lao, nel percorso scelto, anche in relazione alla presenza di soggetti minorenni e inesperti. E ancora: il consulente dovrà accertare l’osservanza delle regole scritte e non scritte che disciplinano l’attività di rafting, sia in astratto, sia in relazione alle concrete situazioni di tempo e di luogo al momento dell’incidente.
Infine, gli altri due quesiti riguardano la verifica della correttezza del comportamento dei componenti dell’Asd “Canoa Club Lao Pollino”, non solo rispetto all’organizzazione dell’escursione, ma anche successivamente all’incidente sulla base di tutti gli elementi raccolti fin dal momento dei fatti, e con facoltà di assumere, da parte del CT, ogni altra informazione conoscitiva rilevante per la ricostruzione, anche avvalendosi dell’ausilio della polizia giudiziaria che procede. E in conclusione, la procura di Castrovillari intende accertare ogni altro elemento utile per la ricostruzione della dinamica dei fatti, con individuazione di condotte commissive ed omissive, che abbiano avuto incidente causale sull’incidente che ha determinato la morte di Denise Galatà, e sulla conformità di tali condotte, commissive ed omissive, alle leges artis che disciplinano l’attività di rafting.
L’ingegnere Giuseppe Viggiani è stato indicato dalla procura di Castrovillari quale consulente di parte, mentre quelli scelti dal collegio difensivo sono l’ingegnere Pasquale Saladino, il geologo Giuseppe Campanella, il prof. ingegnere Franco Calomino, il maestro di rafting Andrea Marino Luigi Gatti, l’ingegnere Danilo Algieri Ferraro e il consulente esperto di rafting Antonio Trani. La difesa è composta ad oggi dagli avvocati Roberto Laghi, Assunta Gioia, Angela Bellusci e Riccardo Rosa.
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