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Finisce tra gli applausi dei quasi 9.000 del “Marulla” nonostante la sconfitta. Perché il Cosenza visto oggi contro il Sassuolo ha fatto vedere tante cose belle. In Coppa Italia però vanno avanti i nero-verdi. Lo fanno sfruttando una superiorità numerica nei supplementari dopo che, soprattutto nel primo tempo, il Cosenza li ha messi costantemente in difficoltà nonostante la differente categoria. Eccessivo il 2-5 finale per quello che si è visto in campo.
Formazioni: Caserta non sorprende, Dionisi sì
Nel Cosenza tutto come previsto. Nel 4-2-3-1 di Caserta, partono dalla panchina i nuovi, il centravanti è Tutino, mentre Voca viene schierato in un inedito ruolo di trequartista. In difesa ci sono gli stessi di Frosinone con Micai, Martino, Meroni, Venturi e D’Orazio. Così come la cerniera di centrocampo, dove giostrano Calò e Zuccon. Gli altri due trequartisti sono D’Urso a destra e Mazzocchi a sinistra. Sorprende invece Dionisi che non rischia Berardi (che non va nemmeno in panchina) ed in difesa sceglie Viti anziché Tressoldi. Attacco affidato a Pinamonti con Defrel, Bajrami e Laurentiè alle sue spalle.
Primo tempo di marca Cosenza
La partenza del Cosenza è super. Il lancio di Venturi dalle retrovie sorprende la difesa del Sassuolo, Tutino si trova a tu per tu con Consigli ma viene atterrato da Viti. Per Collu è rigore ed espulsione, ma il Var lo richiama: confermato il rigore ma il cartellino diventa giallo per il centrale neroverde. Dal dischetto Tutino spiazza Consigli e fa gol. La reazione del Sassuolo non c’è se non per qualche accelerazione di Laurentiè. Su una di queste è attento Micai. Il Cosenza gioca bene, pressa alto ed in più di un’occasione mette in difficoltà il Sassuolo che si salva sempre per il rotto della cuffia. Intorno a fine primo tempo un’uscita di Micai è provvidenziale su Pinamonti. Poi, nell’ultima azione, Bajrami sorprende la difesa del Cosenza. Il fantasista del Sassuolo scambia al limite dell’area, dribbla Meroni e supera Micai di potenza. Si va a riposo sull’1-1.
Secondo tempo: il Sassuolo scappa ma il Cosenza non molla
Nella ripresa il Sassuolo sembra partire meglio. Erlic mette immediatamente in difficoltà Micai con un gran colpo di testa sul quale il numero 1 del Cosenza risponde presente. Ma i padroni di casa rispondono con l’occasione migliore della gara. Recupero altissimo della palla, imbucata per Martino che vede a rimorchio l’arrivo di Calò che, tutto solo, calcia a botta sicura rasoterra, supera Consigli ma scheggia il palo. Sempre Calò poi reclama un calcio di rigore: sembrava esserci. La partita resta piacevole. Inizia la girandola dei cambi e nell’ultimo quarto d’ora è ancora il Sassuolo a riprovarci con più costanza, anche perché fisicamente il Cosenza cala com’è normale che sia. Al 32′ il Var ancora protagonista visto che richiama Collu al replay dopo un tocco di mano di Meroni sul tiro di Laurentiè inizialmente non ravvisato. L’arbitro sardo indica il dischetto e Pinamonti porta in vantaggio il Sassuolo. Sembra finita ma ad un minuto dalla fine Mazzocchi trasforma in oro una punizione di Calò, svetta su Erlic e di testa fa il 2-2. Si va ai supplementari, anche perché Crespi non riesce a trovare il guizzo nell’ultima azione della gara.
Supplementari: espulsione decisiva
Nell’extra time il Cosenza gioca sulle ali dell’entusiasmo per il gol trovato ad un soffio dalla fine. D’Orazio spara alto da ottima posizione. Mentre il Sassuolo risponde con Ceide che calcia di poco a lato. Al 9′ cambia la gara perché il Cosenza resta in 10 per il rosso a Calò, espulso per doppia ammonizione. E 5 minuti dopo il Sassuolo ritrova il vantaggio. Micai salva sul colpo di testa di Volpato, ma non può nulla sul tap-in di Ceide. L’uomo in meno si sente per il Cosenza che non ne ha più e nel secondo tempo supplementare il Sassuolo dilaga. Mulattieri propizia l’autogol di Martino per il 2-4 del Sassuolo. A 3 minuti dalla fine l’attaccante di scuola Inter si mette in proprio e trova addirittura il 2-5. Punizione eccessiva per il Cosenza.