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«La Regione punti sul corridoio adriatico». Anche Davide Tavernise sostiene l’idea promossa dall’associazione Ferrovie in Calabria di istituire la corsa Frecciarossa Cosenza-Sibari-Milano via Adriatica (e viceversa), e per questo ha scritto una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ed all’assessore ai Trasporti, Emma Staine.
«Con questo nuovo Frecciarossa da Cosenza, unito a quello già esistente da Sibari – spiega il consigliere regionale di Crosia del Movimento Cinque Stelle – si porterebbe a compimento una vera rivoluzione del trasporto pubblico della Calabria jonica, garantendo collegamenti veloci e quotidiani, via strada ferrata, con Roma, Napoli, Pescara, Bari, Ancona, Rimini, Firenze, Bologna, Parma, Verona, Trento, Bolzano e Milano. La nuova tratta sarebbe inoltre, coerente con la revisione degli orientamenti della rete transeuropea dei trasporti TEN-T, attualmente in discussione, che comprende il Piano d’azione per promuovere il trasporto ferroviario di passeggeri transfrontaliero e a lunga percorrenza».
Tavernise sottolinea nella missiva inviata al governatore come la bontà dell’idea stia nel non prevedere nuovi treni ma di prolungare la coppia di Frecciarossa già viaggiante tra Milano e Taranto che così raggiungerebbe facilmente prima Sibari e poi Cosenza. Per il portavoce grillino intercettare l’utenza dell’hinterland cosentino e quella della Sibaritide – circa 400mila abitanti complessivi – basterebbe per rendere l’ipotesi “a mercato”
«Credo sia un’occasione da non perdere e una proposta da portare avanti per iniziare a colmare il gap infrastrutturali su ferro nella Sibaritide – spiega Tavernise – ma anche per doppiare il bel risultato che ha regalato il Frecciarossa Sibari-Bolzano via Roma. Questo treno, unico convoglio ad alta velocità in partenza dalla Sibaritide, attivato grazie ai fondi regionali, è quasi sempre pieno ed è riuscito a sottrarre all’isolamento una zona così vasta e fondamentale della Calabria, favorendone lo sviluppo sociale, turistico ed economico».
La missiva si conclude con l’invito ad Occhiuto e Staino affinché avviino «un’interlocuzione con la Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia per verificare la fattibilità di un tale progetto, una soluzione indispensabile per collegare la Calabria orientale con tutte le principali città italiane nell’arco temporale delle 10 ore di viaggio».

