Il 38enne di Casali del Manco che ha inflitto una testata all’agente è comparso davanti al giudice. Disposti gli arresti domiciliari in attesa della collocazione in una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato
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È stato condotto in tribunale a Cosenza per essere sottoposto a rito direttissimo il 38enne di Casali del Manco che nella giornata di mercoledì 10 dicembre è stato sorpreso dagli agenti della polizia locale nei pressi di Corso Mazzini mentre compieva atti contrari al decoro pubblico.
Durante le operazioni di identificazione l’uomo ha reagito violentemente, infliggendo una testata al volto di uno degli ufficiali. Il giudice ha disposto nei confronti dell’aggressore, già noto alle forze dell’ordine ed in carico al Centro Igiene Mentale dell’Asp, la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della collocazione in una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato. Subito dopo il 38enne è stato accompagnato al pronto soccorso dell’Annunziata per la valutazione di un esteso ematoma al viso, presumibile conseguenza del colpo arrecato all’operatore di polizia locale che lo aveva fermato.
La solidarietà istituzionale
All’agente, rimasto vittima del grave episodio, sono giunti messaggi di vicinanza e solidarietà dal segretario generale di Cosenza della Cgil Massimiliano Ianni, e dal segretario Fp Cgil Cosenza Alessandro Iuliano: «Un episodio tanto più grave- si legge nella nota - perché avvenuto nel pieno delle sue funzioni istituzionali, mentre svolgeva un servizio essenziale per la sicurezza e la vivibilità della città. La CGIL e la Fp Cgil condannano con fermezza ogni forma di violenza contro chi opera quotidianamente per garantire legalità, ordine pubblico e tutela della collettività. Le lavoratrici e i lavoratori della polizia locale – continua il comunicato - svolgono un ruolo fondamentale nei territori, spesso in condizioni difficili e in contesti che possono degenerare improvvisamente. Per questo è necessario assicurare loro non solo la massima solidarietà, ma anche adeguate tutele, strumenti e risorse».
Per il presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza Giancarlo Lamensa, si è trattato di un episodio «grave e ingiustificabile, che colpisce chi ogni giorno lavora con impegno per garantire sicurezza e decoro nella nostra città. A lui va il mio augurio sincero di una pronta guarigione. La Provincia di Cosenza è al fianco della polizia locale e di tutte le forze dell’ordine che operano con senso del dovere e professionalità».
Condanna ferma dell’episodio anche da parte del comandante della polizia provinciale di Cosenza, Rosario Marano: «Condanniamo con fermezza quanto accaduto. Non è accettabile che un agente venga aggredito mentre svolge il proprio lavoro e richiama un cittadino al rispetto delle regole. Tutto il corpo della polizia provinciale è al fianco del collega ferito. Riaffermiamo il nostro impegno condiviso per garantire sicurezza, legalità e rispetto verso gli operatori che ogni giorno presidiano il territorio».
All’agente ferito ha espresso vicinanza il Presidente del Consiglio Comunale di Palazzo dei Bruzi Giuseppe Mazzuca anche a nome dell’intero consesso: «La brutale aggressione è un gesto vile, esecrabile e da condannare fermamente. Il grave episodio si inserisce nella scia di un fenomeno più ampio di recrudescenza di episodi criminosi e di violenza che comincia a preoccupare seriamente i cittadini e di fronte al quale occorre sollecitare l'assunzione di energiche contromisure che richiedono la mobilitazione delle forze dell'ordine, prima che la situazione degeneri. Chiedo pertanto, la convocazione immediata di un tavolo di concertazione al quale è necessario prendano posto il Prefetto, i rappresentanti delle istituzioni, in primis il sindaco Franz Caruso, e delle forze dell'ordine, per valutare insieme quali iniziative debbano essere intraprese affinché in città vengano ripristinate le abituali condizioni di sicurezza che negli ultimi tempi sono continuamente messe a repentaglio e in discussione dalla preoccupante escalation di episodi di violenza come quello che è stato perpetrato ai danni del nostro agente della polizia locale».

