martedì,Dicembre 10 2024

Cosenza, non gli rinnovano il contratto e si incatenano al cancello dell’Amaco | VIDEO

Dopo quattro anni di assunzioni a termine, a Roberto Martino e Roberto Spina è stato comunicato che non vi sarà prosecuzione nel rapporto di lavoto

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Si sono incatenati al cancello di ingresso della sede Amaco di Cosenza con l’intenzione di intraprendere lo sciopero della fame e della sete. Si tratta di due dipendenti, due autisti, Roberto Martino e Roberto Spina. Assunti con contratto a tempo determinato dopo aver sostenuto un concorso pubblico, sono gli unici dei 55 vincitori di quella procedura selettiva, a non essere stati ancora stabilizzati dalla municipalizzata di trasporto pubblico.

Dopo quattro anni di assunzioni a termine rinnovate alla data di scadenza, questa volta l’azienda ha comunicato loro che non vi sarà una prosecuzione del rapporto di lavoro. Lo hanno appreso dall’amministratore unico Michelangelo Mastrolorenzo, appena un giorno prima della chiusura del contratto. L’Amaco, com’è noto, naviga in pessime acque: in tribunale è stata ammessa a procedura di concordato preventivo mentre il servizio presenta evidenti carenze, a cominciare dalla condizione dei veicoli che sono obsoleti, sporchi e con le obliteratrici parzialmente guaste.

Quest’ultimo aspetto alimenta peraltro anche il fenomeno dei viaggiatori privi di biglietto. È ancora fresco poi il ricordo del drammatico incidente verificatosi all’interno del parco automezzi nel quale è rimasto gravemente ustionato un operaio impegnato nella rimozione delle bombole di metano dal tetto degli autobus destinati alla rottamazione.

C’è poi un paradosso dietro i rinnovi contrattuali: ai due autisti, entrambi con moglie e figli a carico, secondo quanto essi stessi affermano, negli ultimi mesi sono state chieste più volte prestazioni straordinarie. Segnale di una necessità di personale per coprire le percorrenze chilometri previste dal servizio. La protesta procederà ad oltranza. Nel video in apertura di articolo le dichiarazioni rilasciate dai due manifestanti al nostro network.

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