martedì,Maggio 14 2024

L’INTERVISTA | Brutto: «Oggi Fratelli d’Italia può esprimere un candidato a sindaco in ogni comune»

Il coordinatore provinciale: «Stasi bocciato, Caruso ha riportato Cosenza dieci anni indietro sulla viabilità. Con Forza Italia alleanza solida e leale»

L’INTERVISTA | Brutto: «Oggi Fratelli d’Italia può esprimere un candidato a sindaco in ogni comune»

Il 30 settembre scadranno i termini per il tesseramento a Fratelli d’Italia per tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla fase congressuale. È già iniziata lungo tutto lo Stivale e sfocerà, presumibilmente entro la fine del 2023, con l’indicazione dei nuovi coordinatori provinciali e cittadini. 

Angelo Brutto, il responsabile della provincia di Cosenza, nei 18 mesi che ha retto il partito alle latitudini bruzie ha lavorato per consolidare il radicamento dello schieramento politico di Giorgia Meloni dopo l’exploit di settembre 2022. FdI risultò il primo partito del centrodestra in Calabria, il secondo in assoluto dopo il Movimento 5 Stelle. «Io sono a disposizione – dice Brutto – attendo le indicazioni dei dirigenti».

Tutto lascia credere che si ricandiderà alla guida di FdI in provincia di Cosenza.
«Ho ricevuto il sostegno della classe dirigente del nostro partito e dei vertici nazionali, ribadisco che sono a loro diposizione».

Come vanno i rapporti con Forza Italia? Un anno fa avete levato loro la leadership in termini di preferenze…
«Se si riferisce al governatore Occhiuto o alla presidente della Provincia di Cosenza Succurro, i rapporti sono solidi e leali. Lo si evince, tra le altre cose, dal lavoro dei nostri assessori regionali Calabrese e Pietropaolo».

Fra poco si voterà: tanti municipi cosentini rinnoveranno il consiglio comunale eleggendo un nuovo primo cittadino.
«Fratelli d’Italia oggi può esprimere un candidato a sindaco in ogni comune: questo è sotto gli occhi di tutti. È chiaro che ci confronteremo con i nostri alleati per la scelta dei nominativi. Siamo il primo partito della nazione, saremo protagonisti».

In che modo?
«Presentando la lista del partito nei comuni più grandi oppure puntando su singole personalità legate a FdI in quelli più piccoli ed inserendole in liste civiche».

Brutto, dica la verità: l’obiettivo è espugnare Corigliano Rossano?
«Abbiamo diversi nomi da vagliare sul tavolo, ma partiamo da un dato: la bocciatura di Flavio Stasi».

Cosa gli imputate?
«Diceva di voler fare la rivoluzione, ha completato solo una legislatura di gestione. Siamo noi quelli presenti sul territorio ed ogni giorno rendiamo pubbliche le problematiche dicendo ai cittadini come vogliamo affrontarle».

In effetti sembra che siate in campagna elettorale da mesi…
«Non è come dice lei. Il nostro modo di fare politica è portare avanti temi per noi fondamentali come trasparenza e legalità. Alle nostre latitudini ci si è piegati ad interessi non meglio definiti».

Parlando di Sibaritide, non si può tacere dinanzi all’escalation di criminalità.
«No, non lo facciamo. Giorgia Meloni andando a Caivano ha dimostrato che non esistono territori sottratti allo Stato. La Sibaritide è attenzionata ai livelli più alti e, proprio per questo, riteniamo fondamentale la riapertura del tribunale. Questo al netto dell’attuale geografia giudiziaria in provincia di Cosenza».

Trasferiamoci a Cosenza. A Palazzo dei Bruzi avete tre consiglieri, qualcuno parla di opposizione morbida.
«La facciamo nelle sedi opportune, ma l’opposizione all’amministrazione Caruso è ferrea. Sa cosa ha fatto il sindaco?»

Ce lo dica.
«Ha riportato Cosenza indietro di dieci anni. Basta passeggiare in centro per rendersene conto, senza citare le periferie abbandonate a loro stesse. Se parliamo di viabilità, inoltre, la città va in controtendenza rispetto ai modelli che loro stessi dovrebbero avere. A Milano, stesso colore politico, si favoriscono le isole pedonali, nel nostro capoluogo invece comandano le automobili».

Che ne pensa della città unica?
«Siamo favorevoli, ma guardiamo oltre: pensiamo ad un’area ancora più ampia che abbracci Montalto e la Presila».

Su questo tema ci sono state “incomprensioni” in Consiglio regionale dopo una sortita mediatica del senatore Orsomarso.
«Nessun qui pro quo. Quando ci fu l’esigenza di cambiare la legge, il presidente Mancuso tenne a precisare che ci sarebbero stati approfondimenti su quanto da noi proposto: referendum consultivo su base comunale, chiarezza sui promotori della proposta di legge e l’acquisizione delle delibere comunali durante l’iter procedurale».

Sul nuovo ospedale di Cosenza qual è la posizione di Fratelli d’Italia?
«Che si realizzi in tempi brevi laddove indicheranno i tecnici. Le localizzazioni lasciamole fare a loro e non ai politici».

Brutto, domani e domenica FdI terrà un’importante convention a Rende. Quali le finalità?
«E’ una manifestazione nazionale, Giorgia Meloni si collegherà da remoto alle 11 del 24 settembre. Ha organizzato Wanda Ferro, la nostra responsabile regionale. Questo evento replica quello di Soverato e di Crosia. Sabato tutti gli eletti parleranno con i cittadini raccogliendo le loro indicazioni e i loro suggerimenti. Poi spiegheremo come l’azione del Governo impatta positivamente sulla Calabria».

Vi giocate tanto dopo aver abolito il Reddito di Cittadinanza, lo sa?
«E’ una questione di equità. Chi non può lavorare, verrà aiutato. A chi può farlo, viene garantita una formazione. Sa che più della metà degli aventi diritto non ha fatto richiesta?».

Chiudiamo con le Europee. È un test su Giorgia Meloni?
«No. Dopo essere arrivati al governo in Italia, lo faremo anche a Bruxelles mettendo fine all’Europa dei burocrati».

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