Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La salma del maestro di musica Gioacchino “Gianni” Mazzei è stata riesumata oggi dal cimitero di Fuscaldo su disposizioni della Procura di Paola. Le operazioni rientrano nell’ambito dell’inchiesta finalizzata a far luce sulla morte del 54enne avvenuta lo scorso 13 agosto a seguito di un arresto cardiaco e per la quale nove persone risultano indagate per omicidio colposo.
Si tratta dei componenti dell’equipaggio dell’auto non medicalizzata giunta dopo quarantasei minuti dalla chiamata, del personale dell’ambulanza partita dalla Pet di Amantea, del medico e dell’infermiere dell’elisoccorso e dell’operatore della centrale operativa del 118 che ha ricevuto la chiamata ed ha inviato i soccorsi.
Il pm Maria Porcelli, titolare del fascicolo di indagini avviate a seguito della querela sporta dai congiunti di Mazzei, ha conferito ai medici legali Bernardo Silvio Cavalcanti e Vannio Vercillo, l’incarico peritale per stabilire la causa del decesso e per verificare la tempestività dei soccorsi e la tipologia degli stessi siano state consona alla patologia accusata dalla vittima. L’obiettivo è quello di accertare se, in caso di cure adeguate, l’uomo potesse essere salvato.
Alle operazioni erano presenti l’avvocato Ennio Abonante in rappresentanza delle parti offese e i difensori dei nove indagati, ovvero gli avvocati Luca Fiorita, Sabrina Mannarino, Erik Siciliano, Arianna Bartolo, Giuseppe Bruno, Luciano Vommaro e Francesco Sapone. Dopo l’esame autoptico che si svolgerà nel cimitero di Cosenza, il feretro sarà trasportato nuovamente a Fuscaldo per la nuova tumulazione.

