Baroque Suite infiamma il Teatro Rendano di Cosenza
Più di 15 minuti di applausi al termine dello spettacolo che ha impressionato positivamente un pubblico caldo ed entusiasta
Un grande successo per la prima al Teatro Rendano di Cosenza per “Baroque Suite“. Più di 15 minuti di applausi al termine dello spettacolo. Baroque Suite, ovvero un viaggio esperienziale, un tuffo in un’epoca non poi così distante da noi in cui i contrasti e la continua smania dell’apparenza sono all’ordine del giorno. Al Rendano come al Politeama lo spettacolo è stato superbo. Ha impressionato molto positivamente un pubblico numerosissimo ed entusiasta.
Questa la gioia del giovane regista calabrese Filippo Stabile: «Sono stati applausi straordinariamente inaspettati, i primi così lunghi della mia carriera. L’emozione è stata unica, ho nutrito dentro me l’orgoglio di aver realizzato tutto il grande disegno artistico, che fino a qualche giorno prima era in parte solo nella mia testa e in altra solo sulla carta».
Si è trattato di un’opera complessa, uno spettacolo di rara bellezza. «Il messaggio di fondo di quest’opera è “Tutto è possibile”, un lavoro che coniuga il mondo classico al mondo moderno, in cui il contrasto è accettato e valorizzato, uno spettacolo che esalta le unicità, uno spettacolo in cui il tradizionale convive con il non convenzionale».
Dentro lo spettacolo c’erano più anime, più protagonisti, grande musica, danza, tanta arte. Non deve essere stato affatto facile tenere tutto insieme. E rendere armonico ed omogeno uno spettacolo così complesso. «La sfida era particolarmente complessa, gli equilibri artistici non semplici, e portavo con me inoltre la responsabilità registica del mio primo spettacolo di danza interamente accompagnato da un’orchestra».
Certamente un lavoro enorme. E un tempo lungo per organizzare e mettere in ordine ogni aspetto. «Dietro questo spettacolo si nascondono 6 mesi di progettualità, incontri, scontri, chiamate, riunioni, prove che ho gestito personalmente insieme al team di lavoro. La fortuna più grande è aver trovato estrema fiducia in ogni artista coinvolto, tutto il cast si è reso disponibile alla mia guida, ognuno di loro è stato fondamentale al mio processo creativo e mi hanno permesso di raggiungere ciò che avete potuto ammirare ed apprezzare. Diciamo che devo la totale armonia dello spettacolo al “senso di accoglienza” nel senso più profondo del termine, accogliere con entusiasmo ogni proposta e rendersi disponibili alla realizzazione di un pensiero».
Dietro c’è il lungo cammino artistico, professionale e umano dei ragazzi di Create Danza in questi anni. «Create Danza è ormai un punto di riferimento per la danza in Calabria e non solo, ho creduto fermamente insieme al presidente Francesco Rodilosso e ad ogni singolo danzatore, che fosse realmente possibile creare una realtà di prestigio della danza nella nostra regione. Nonostante le realtà territoriali e mondiali legate alla grande crisi post pandemica remassero contro ogni possibilità di crescita artistico/culturale, noi siamo stati qui a perseguire il nostro sogno e abbiamo mantenuto viva la nostra realtà, con la fiducia che ogni sforzo avrebbe prodotto i suoi risultati».
In prima fila di questa straordinaria produzione c’è stato un ragazzo di Cassano, Francesco Rodilosso, il giovane ballerino che ha colpito perfino Carla Fracci che lo aveva visto ballare ad un concorso ad Altomonte. Per Baroque suite Francesco è stato il direttore di produzione. Lui con il regista Filippo Stabile hanno scritto una pagina straordinaria al Rendano di Cosenza. Il tutto grazie ad un enorme sforzo fatto di progettualità, sinergia e creatività.
«Sono state coinvolte diverse compagnie e realtà artistiche tra Roma, Firenze e Cosenza, una parte di costumi di scena cuciti ad hoc e altri da Venezia, accordi e collaborazioni con tutti gli stakeholder di una messa in scena articolata – ufficio stampa, tecnica, montaggio scena – ci sono figure altamente specializzate come ad esempio il montaggio delle scene degli appendimenti (cerchio e capillare). E poi sono state coinvolte diverse associazioni, artisti, tecnici, operatori».
«Sì, l’orchestra sinfonica Brutia (in coproduzione con Ramificazioni Festival), due compagnie di danza: Create Danza (Cosenza) e Damnedancers (Roma), Compagnia Colonna (Firenze) che è l’unica compagnia al mondo di aerial. Le tre compagnie avevano delle milestone dove periodicamente condividevano con me e Filippo lo stato dell’arte, così che noi potessimo avere idea della forma da dare all’ “insieme».
Francesco Rodilosso ha fatto danza con successo sin da ragazzino. Questa volta però è apparso sul palcoscenico alla fine, quale direttore di produzione. Un emozionante cambio di ruolo. «Emozioni molto forti, a loro volta diverse: da danzatore ti senti parte di un lavoro e vivi l’adrenalina da palcoscenico, dalla regia guardare il prodotto finale ti dà un brivido di fierezza e soddisfazione per un lavoro portato avanti per mesi. Ti senti un po’ papà di un figlio che è diventato grande».
È stata certamente dura stare dall’altra parte per far funzionare una macchina così complessa. «Sicuramente ci sono stati, come in tutti i progetti, dei punti bloccanti. L’elasticità progettuale credo sia un fattore essenziale per non piantarsi e rischiare di rallentare il progetto. I tempi sono fondamentali perché si corre verso la prima nazionale che ha una data fissata da tempo».
Ritornando al regista Filippo Stabile, chiediamo quali sono i progetti per il futuro. «I desideri sono tanti, i progetti e le visioni ancor più, a breve termine realizzeremo sicuramente una nuova produzione con l’Orchestra Sinfonica Brutia con la quale abbiamo costruito un ottimo dialogo sulla ricerca e la qualità dei prodotti che nascono nella nostra terra. Entrambe le nostre realtà viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda e poi devo dire che sono degli ottimi compagni di viaggio. Inoltre la Compagnia Create Danza e il Festival continueranno le loro progettualità per il 2024, sicuramente tantissimi spettacoli, tournée e artisti che ci ospiteranno e che ospiteremo».