Palazzo dei Bruzi dà i numeri: «Con la Siae non sono 3 milioni di debiti, ma 60mila»
Il Comune di Cosenza ha effettuato «una più attenta ricostruzione e verifica dei debiti» ed ha ridimensionato la portata che «non rientra nel perimetro tributario dell'Agenzia delle Entrate»
Passo indietro di Palazzo dei Bruzi dopo un comunicato al vetriolo diffuso la scorsa settimana su un debito lasciato dalle passate amministrazioni. Solo che dopo un’attenta lettura dei documenti, il passivo verso la Siae inizialmente quantificato in 3 milioni di euro è stato ricalcolato a 60mila euro. Di seguito pubblichiamo la nota del Comune di Cosenza con cui rettifica l’errata comunicazione.
«Preliminarmente si precisa che le somme contestate dall’Agenzia delle Entrate sono state correttamente comunicate e ammontano a circa 3 milioni di euro. La nota stampa – si legge – è stata elaborata sulla scorta di una errata aggregazione dei dati inerenti le diverse posizioni debitorie e da una errata allegazione della documentazione. Questo ha comportato che l’intero ammontare del debito in capo al Comune di Cosenza, indicato come complessivo delle singole voci, venisse riferito alla SIAE. Una più accurata ricostruzione e verifica dei debiti comunali ha fatto sì che si accertasse che il debito del Comune verso la SIAE è di circa 60 mila euro e, per sua stessa natura, non rientrante nel perimetro tributario dell’Agenzia delle Entrate».
«Relativamente alle altre posizioni debitorie contenute negli atti dell’Agenzia delle Entrate, risalenti a circa 350 voci di debito totali, esse fanno riferimento a 18 diverse cartelle della stessa Agenzia delle Entrate. I crediti vantati da quest’ultima – conclude il comunicato – riguardano posizioni debitorie del Comune derivanti da contenziosi, da omessi pagamenti di canoni, da imposte come IVA, IRAP e IRPEF, da restituzione di contributi e da altre voci di minor dettaglio. Si precisa, altresì, che le cartelle notificate al Comune fanno riferimento a crediti, quasi tutti precedenti la dichiarazione di dissesto dell’Ente e trovano origine a far data dal 2013».
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