giovedì,Marzo 20 2025

Cosenza Pride, la città Rainbow. Bandierone dal Comune, Castello Svevo arcobaleno | VIDEO

Il video racconto del corteo di ieri pomeriggio che ha attraversato il capoluogo pieno di energia, lotta e rivendicazioni

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Un’enorme bandiera arcobaleno è stata srotolata ieri pomeriggio dal balcone di Palazzo dei Bruzi. Un segnale chiaro dell’amministrazione comunale da che parte stia sulla questione diritti. Il Cosenza Pride 2024 ha attraversato il centro cittadino catalizzando l’attenzione dei passanti e da chi dalle finestre delle proprie abitazioni ha salutato il coloratissimo serpentone. In serata, infine, anche il Castello Svevoè stato illuminato con i colori rainbow, grazie alla nuova illuminazione del centro storico di Agenda Urbana, a certificare l’apertura totale del capoluogo bruzio su questo tipo di tematiche. 

Il Castello Svevo arcobaleno in omaggio al Cosenza Pride

«La città di Cosenza, ricca di civiltà, presidio dei diritti di tutti e tutte, la Cosenza democratica, aperta, progressista, la Cosenza socialista, saluta tutti i partecipanti al “Cosenza Pride 2024”, evento grazie al quale e per il quale abbiamo scritto una pagina importante che appartiene alla nostra tradizione di città inclusiva e solidale» ha detto Franz Caruso dopo il corteo.

I partecipanti erano tutti d’accordo sulla necessità di garantire uguaglianza e libertà, innanzitutto attraverso la promozione di politiche che favoriscano i diritti civili e contrastino le fobie di genere, le discriminazioni e la violenza. «Il Cosenza Pride è un’emozione forte, un orgoglio incredibile – ha scritto sui suoi social Silvio Cilento, uno degli organizzatori -. È energia. È lotta. Scendere in piazza manifestando me stesso, la mia identità, il mio amore, le mie emozioni, il mio sorriso è bellissimo. È politica. È forza. È bellissima. È commozione».

«Oggi facciamo alla nostra città una dichiarazione d’amore – ha evidenziato invece il consigliere comunale Francesco Alimena a conclusione del Cosenza Pride-. Dichiarare alla città ciò che siamo, liberamente. Non solo quello che vogliamo essere ma quello che siamo. Fedeli a noi stessi. Me lo ha insegnato leggere le storie di Achille e Patroclo, di Alessandro e Efestione. Di tanti Santi e Eroi che sono gay e non lo sai. Soprattutto, me lo ha insegnato l’amore della mia vita. Ho imparato che non bisogna aver paura dell’amore. Che in tutte le sue forme è grande, è spaventoso e fa male. E che nonostante tutto, la cosa migliore che si possa fare è viverlo. Anche quando è difficile». In apertura il video integrale si Salvatore Bruno con le voci dal corteo e qualche stoccata inevitabile al Governo.

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