Asili Nido a Cosenza, l’Usb solleva la problematica lavorativa dopo gli annunci del Comune
I sindacalisti: «Palazzo dei Bruzi ha annunciato l'apertura di tre nuove strutture, ma come la mettiamo con chi è contrattualizzato per tre ore e mezza e prolunga il loro servizio per tutelare i minori?»
Lunedì 1 luglio, nei locali dell’asilo nido comunale di Via Livatino, si terrà un’assemblea per discutere del futuro delle educatrici e di tutti i lavoratori che da anni garantiscono questo servizio in subappalto. «Negli ultimi anni – dicono i sindacalisti dell’Usb Lavoro Pubblico – abbiamo assistito a un susseguirsi di notizie, proclami e comunicati politici che spesso hanno generato scontri; in ogni caso tutte promesse mai concretizzate dall’amministrazione comunale. La consolidata precarietà che attanaglia le educatrici degli asili nidi comunali è ormai ben nota».
«E’ di recente diffusione – prosegue l’Unione sindacale di base – la notizia secondo la quale l’amministrazione comunale ha intenzione di ultimare e inaugurare tre nuove strutture con i fondi del PNRR e questo sviluppo, però, solleva nuovi dubbi che si aggiungono a quelli già esistenti. Nonostante attualmente le lavoratrici siano contrattualizzate per 3 ore e mezza giornaliere, prolungano il loro orario per garantire il servizio per mero senso di responsabilità verso i minori. A questo si aggiungerebbero le tre nuove strutture annunciate recentemente. È evidente il corto circuito nel caso in cui le condizioni contrattuali delle educatrici dovessero rimanere invariate e, ancor di più, la controtendenza della giunta Caruso mentre il suo partito di appartenenza (e non solo) a livello nazionale promuove battaglie per un salario minimo e una dignità lavorativa».
«Riteniamo necessario che alle parole seguano i fatti e che non si arrivi all’inaugurazione delle nuove strutture comunali per iniziare la discussione sulla problematica lavorativa. Quello che da tempo i lavoratori e le lavoratrici dei nidi comunali chiedono è un aumento orario giornaliero di 2 ore e mezza, affinchè possano svolgere turni di sei ore e coprire tutti i servizi senza esser costretti/e alla mortificazione o alla beneficienza. Il nuovo bando per l’affidamento, la cui pubblicazione è prevista per il mese di luglio – evidenziano dall’Usb – tarda ad essere strutturato e probabilmente si procederà con proroghe in ultrattività. Prassi ordinaria, da quando il comune è entrato in dissesto e i fondi sono stati più che dimezzati, penalizzando il servizio e i lavoratori, alcuni dei quali sono stati licenziati a seguito della cancellazione del servizio di pre e post scuola».
«Ci chiediamo quindi come si intenda valorizzare e ridare dignità a questo servizio, a chi lo espleta e all’utenza destinataria. Sono previsti più fondi per aumentare le ore delle lavoratrici? Sebbene siamo favorevoli e felici per ogni nuova struttura dedicata all’educazione dei più piccoli, ci domandiamo chi riempirà questi nuovi spazi, quale sarà il destino degli asili esistenti e quale futuro si prospetta per chi da 20 anni presta un servizio eccellente ed ha cresciuto centinaia di bambini. Per discutere di tutto questo, abbiamo organizzato un’assemblea per lunedì 1 luglio, alle ore 18, nei locali dell’asilo di Via Livatino, insieme ai lavoratori, ai genitori e abbiamo consegnato il nostro invito al sindaco di Cosenza Franz Caruso e al consigliere delegato agli asili nido, Giuseppe Ciacco».