Incontro Comune di Cosenza – USB: richiesta di reinserimento per le ex lavoratrici ADISS
Dopo il presidio del sindacato USB, incontro con il Comune di Cosenza per discutere la situazione delle ex lavoratrici ADISS, puntando al loro reinserimento lavorativo.
Il sindacato USB Lavoro Privato di Cosenza ha recentemente organizzato un presidio per richiamare l’attenzione sulla situazione critica delle ex lavoratrici della cooperativa ADISS. Queste donne, che hanno dedicato vent’anni della loro vita al servizio di pre e post scuola e alla gestione degli scuolabus, si trovano ora in una situazione di disoccupazione. La causa principale è stata il dissesto finanziario del Comune di Cosenza, che ha portato alla cessazione dei servizi gestiti da ADISS.
Secondo il sindacato, l’impatto di questa perdita di lavoro è significativo, non solo per le lavoratrici stesse ma anche per le famiglie che dipendevano da questi servizi essenziali. La situazione è particolarmente grave perché molti dei servizi che queste lavoratrici fornivano erano cruciali per il benessere delle famiglie locali.
Proposte del Sindacato USB: Un Piano di Azione Concreto
Durante l’incontro, USB ha proposto una serie di misure per affrontare la situazione. La prima proposta è stata quella di effettuare una ricognizione delle persone che hanno perso il lavoro a causa del dissesto finanziario del Comune di Cosenza. Questa ricognizione è vista come un passo fondamentale per comprendere l’entità del problema e pianificare interventi concreti.
Inoltre, USB ha suggerito l’organizzazione di una conferenza dei servizi che coinvolga tutte le parti interessate. L’obiettivo è avviare un percorso di reinserimento lavorativo per le lavoratrici colpite. Una delle proposte chiave riguarda l’utilizzo della misura Dunamis, istituita dalla Regione Calabria. Questa misura è stata progettata per favorire il recupero occupazionale e sostenere l’inclusione lavorativa di persone colpite da crisi economiche.
Misura Dunamis: Un Raggio di Speranza
La misura Dunamis prevede diverse iniziative mirate. Tra queste, ci sono finanziamenti per la formazione professionale, destinati a percorsi di aggiornamento e riqualificazione delle lavoratrici. Questo dovrebbe accrescere le loro competenze e facilitare il reinserimento nel mercato del lavoro. Gli incentivi per le assunzioni sono un’altra componente fondamentale della misura, con agevolazioni economiche per le aziende che assumono personale proveniente da situazioni di disoccupazione causate da crisi locali.
Inoltre, Dunamis prevede il supporto alla creazione di nuove cooperative. Questo potrebbe includere un accesso semplificato al credito e consulenza specializzata, facilitando così la creazione di nuove opportunità lavorative.
Il Silenzio del Comune: Una Mancanza di Azione Intollerabile
Nonostante le proposte concrete presentate dal sindacato, il Comune di Cosenza ha mantenuto un silenzio preoccupante nelle settimane successive all’incontro. Questo silenzio è stato descritto come “intollerabile” da parte del sindacato, che sottolinea come la mancanza di azione stia aggravando ulteriormente le difficoltà delle famiglie coinvolte.
Il sindacato USB ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di risposte concrete e l’inerzia del Comune. “Se il silenzio del Comune persiste, siamo pronti a intraprendere nuove azioni sindacali per difendere i diritti dei nostri iscritti e garantire loro un futuro dignitoso”, ha dichiarato un rappresentante del sindacato.
L’Importanza della Solidarietà Comunitaria
La situazione delle ex lavoratrici ADISS mette in luce l’importanza della solidarietà comunitaria e della necessità di un intervento coordinato da parte delle istituzioni locali. La perdita di posti di lavoro non è solo una questione economica, ma colpisce profondamente la coesione sociale della comunità. La proposta di utilizzare la misura Dunamis è vista come una strada promettente per alleviare la situazione, ma richiede un impegno attivo da parte del Comune.
USB ha fatto appello alla comunità e alle istituzioni locali affinché si mobilitino per supportare queste lavoratrici. La misura Dunamis potrebbe rappresentare un esempio di best practice da adottare in altre situazioni simili, promuovendo così una maggiore resilienza economica e sociale.
Conclusioni: Un Richiamo all’Azione
La situazione delle ex lavoratrici ADISS a Cosenza è un esempio emblematico delle difficoltà che possono emergere in contesti di crisi finanziaria locale. L’assenza di una risposta adeguata da parte del Comune rischia di compromettere ulteriormente il tessuto sociale e economico della comunità. L’adozione della misura Dunamis, così come altre iniziative proposte, potrebbero rappresentare una soluzione concreta e immediata per affrontare la crisi occupazionale.
È essenziale che il Comune di Cosenza risponda prontamente alle richieste del sindacato e delle lavoratrici. Un’azione concertata, che includa la comunità locale, le istituzioni e i rappresentanti sindacali, è fondamentale per garantire un futuro dignitoso a queste lavoratrici e alle loro famiglie.