mercoledì,Luglio 9 2025

Autonomia differenziata, il sindaco di Cosenza difende mons. Savino dagli attacchi della Lega

Franz Caruso: «È arrivato il momento di reagire con forza alle spinte secessionistiche in atto nel Paese»

Autonomia differenziata, il sindaco di Cosenza difende mons. Savino dagli attacchi della Lega

«Con l’attacco frontale ai vescovi e al vice residente della Conferenza episcopale, mons. Francesco Savino, la Lega ha superato ogni limite e scriteriatamente i suoi esponenti, a cominciare dal vice premier Matteo Salvini, hanno indirizzato i loro strali e le loro invettive senza controllo nei confronti di chi ha avuto il coraggio di dire la verità su quanto perniciosa sia l’autonomia differenziata per tutto il Paese e per il futuro del Sud e della Calabria”.

Sono le parole del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, a commento delle dichiarazioni del vice premier Matteo Salvini e di altri esponenti leghisti nei confronti della posizione espressa dalla CEI e dal suo vice presidente, mons. Francesco Savino sull’autonomia differenziata.

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«È dall’inizio di questa amara vicenda che va sotto il nome di autonomia differenziata – sottolinea Franz Caruso – che siamo impegnati senza tregua a difendere l’unità del Paese da un pericoloso attacco che mina alle fondamenta anche lo sviluppo del Mezzogiorno e della Calabria. Ed è sin dall’inizio che abbiamo, con grande favore e apprezzamento, constatato la comunione di posizioni tra quel che andiamo sostenendo e quel che la CEI ha, attraverso mons. Savino, reso pubblico ancora una volta.

L’autonomia differenziata – non ci stancheremo mai di ripeterlo – è fortemente divisiva perché – aggiunge il sindaco Franz Caruso – produrrà una sconsiderata frammentazione in venti piccole repubbliche generando una inaccettabile discriminazione territoriale e creando, come saggiamente rilevato da mons. Savino, due Italie, “una prospera e l’altra abbandonata a se stessa”. Bene ha fatto il vice presidente della CEI a parlare, a proposito della riforma Calderoli, di “pericolo mortale” e del rischio di acuire il divario già esistente tra Nord e Sud che potrebbe dar luogo ad un vero e proprio “far west” tra le regioni più povere di risorse.

Ecco che – conclude Franz Caruso – è arrivato il momento di reagire con forza alle spinte secessionistiche in atto nel Paese e che vanno in tutti i modi allontanate. Non saranno certamente gli attacchi della Lega alla CEI a farci indietreggiare. Siamo al fianco della CEI e di mons. Savino, che la rappresenta egregiamente, e non tollereremo altre esternazioni che reputiamo alquanto ingenerose e che hanno il solo scopo di nascondere la polvere sotto il tappeto, ammantando di populismo e demagogia una deriva che la Lega ha abbracciato da tempo e dalla quale fa, ormai, molta fatica a uscire».