lunedì,Settembre 9 2024

Ilaria Mirabelli, Fem.In e centro “Lanzino” vogliono la verità

«Nessuno si è assunto la responsabilità di chiedere pubblicamente chiarezza, oggi noi lo facciamo anche per tutti coloro che restano in silenzio».

Ilaria Mirabelli, Fem.In e centro “Lanzino” vogliono la verità

Le Fem. In hanno affisso ieri notte uno striscione davanti al Tribunale di Cosenza, invocando verità sulla morte di Ilaria Mirabelli, la donna deceduta domenica scorsa a Lorica. A questa iniziativa, le attiviste hanno associato un comunicato stampa che pubblichiamo qui di seguito.

È stato un incidente? Vogliamo saperlo. Non è stato un incidente? Vogliamo saperlo ugualmente. Di fronte a una città intera che si chiede cosa sia accaduto ad Ilaria, apprendiamo dai giornali, mai smentiti fino a questo momento, di negligenze e ritardi nelle indagini su una vicenda in cui una donna ha perso la vita. Possibile che di fronte alle notizie che si susseguono su questo caso, in cui vengono riportate le gravi mancanze da parte di chi dovrebbe svolgere le indagini, nessuna istituzione prenda parola?

Dovremmo prendere per buono che, in effetti, non si sta facendo tutto il possibile per accertare come si sono svolti i fatti? Ilaria è morta e a dieci giorni dalla tragedia in città non ci sono altro che supposizioni, ipotesi, voci, ma nessuna risposta, nemmeno parziale.

Non ci interessa fare speculazioni sui social, non siamo detective né investigatrici private, tanto meno ci basta che le circostanze di questa tragedia restino oggetto di chiacchiere da bar. In una città dove in questa ultima settimana si è fatto un gran parlare di questo caso, ma dove nessuno si è assunto la responsabilità di chiedere pubblicamente chiarezza, oggi noi lo facciamo anche per tutti coloro che, per motivi a noi sconosciuti, restano in silenzio. Vogliamo che, come dovrebbe accadere di fronte ad ogni tragedia di questa portata, venga fatta luce su cosa è successo a Ilaria. È un nostro diritto di cittadine e cittadini saperlo.

Sulla vicenda interviene anche il Centro antiviolenza “Roberta Lanzino” che, con una nota dello stesso tenore, chiedono “verità per Ilaria Mirabelli e rispetto per la sua famiglia”. Così le donne del centro antiviolenza in merito alla morte della giovane donna nei pressi di Lorica. “Il tempo dell’attesa si è dilatato in maniera eccessiva: sono più di dieci giorni che aspettiamo di sapere le cause della morte di una giovane donna che, ad oggi, sono avvolte nel più assoluto silenzio”, prosegue la nota del CAV. “Non abbiamo segnali di verità, tanti i punti oscuri che emergono dai media, inquietante la narrazione sessista e stereotipata di certa parte che emerge sui social e che ostacola -e spesso preclude- la reale conoscenza dei fatti. Un vociare che di certo non fa bene al raggiungimento della verità su e per Ilaria”, si legge nel comunicato. “Auspichiamo che la giustizia faccia luce sui tanti punti oscuri di una vicenda sulla quale vigileremo attente e forti della nostra esperienza. Una esperienza che mettiamo e metteremo come sempre al servizio della comunità”, conclude il CAV “R. Lanzino”.