«L’edizione di quest’anno del test di ammissione alla facoltà di medicina ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sua modalità di svolgimento e ai criteri di valutazione. In particolare, l’introduzione di una banca dati per la preparazione ha spostato l’attenzione sulla memorizzazione piuttosto che sulle competenze pratiche necessarie per affrontare una carriera medica», lo dichiarano gli avvocati Danilo Granata e Alessandro Rosti che aggiungono: «Critiche sono arrivate anche per la gestione della sicurezza durante i test. La mancanza di metal detector e di controlli rigorosi nei vari atenei ha portato a timori di possibili irregolarità. È infatti possibile che alcuni candidati possano introdurre dispositivi elettronici, come smartwatch, per accedere alla banca dati durante l’esame, il che solleva interrogativi sulla validità dei risultati ottenuti.

È inaccettabile che un test di accesso alla facoltà di medicina si basi esclusivamente sulla memoria, anziché su competenze pratiche e capacità di analisi, affermano i legali Danilo Granata e Alessandro Rosti, che stanno avviando un ricorso collettivo presso il TAR Lazio – sede di Roma. Il settore medico richiede professionisti in grado di ragionare e prendere decisioni critiche in situazioni delicate, e non semplici ripetitori di nozioni.

Molti ricorrenti sono di Cosenza e provincia. In aggiunta a ciò, i legali evidenziano un’anomalia nelle graduatorie. Appare sorprendente che vi siano almeno tre pagine di candidati con il punteggio massimo di 90. Questo potrebbe indicare possibili ‘alterazioni’ del processo di selezione e riteniamo che sia un elemento da valutare ai fini delle decisioni giudiziali. Il TAR romano si troverà quindi a dover esaminare attentamente le circostanze legate allo svolgimento del test, verificando la regolarità delle procedure e decidendo la linea d’azione più adeguata. La questione resta aperta e suscita un ampio dibattito sull’equità e l’efficacia dei test di accesso per la formazione dei futuri medici. Le udienze sono previste per novembre», conclude l’avvocato Danilo Granata.