La Cassazione “boccia” la contestazione a catena: annullata l’ordinanza di Francesco Patitucci
Secondo la Dda di Catanzaro, l'imputato è al vertice della presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico
La posizione di Francesco Patitucci torna al Riesame di Catanzaro. La Cassazione, nella serata di oggi, ha annullato con rinvio l’ordinanza cautelare del boss di Cosenza. Secondo la Dda di Catanzaro, l’imputato è al vertice della presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico. Gli ermellini, tuttavia, hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Laura Gaetano e Marcello Manna.
Secondo le censure difensive, la pubblica accusa ha formulato una contestazione a catena nei confronti del pregiudicato rendese. Ed è probabile che sia questa la motivazione che sarà sviluppata dalla Suprema Corte nella sentenza. Se così fosse, i giudici di legittimità riterrebbero che tra Recovery e Reset, dal punto di vista indiziario, non vi siano differenze. Ovvero che i fatti contestati in Recovery potevano essere formulati anche nell’operazione Reset, non essendoci elementi di novità.
Il nuovo giudizio cautelare dovrà tenere conto delle indicazioni della Cassazione che ieri aveva condiviso i reclami di Mario Renato Piromallo e Adolfo D’Ambrosio, nonché di altri imputati che hanno ottenuto un pronunciamento favorevole da parte del “Palazzaccio”.