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Il presidente del Consorzio Valle Crati ha convocato per lunedì 16 dicembre un consiglio d’amministrazione per affrontare il problema della presenza di escherichia coli nelle tubature delle condotte idriche del Comune di Cosenza. All’ordine del giorno, le possibili criticità attinenti a eventuali interferenze tra le reti fognarie e le condotte idriche ubicate sul territorio comunale.
Assente il sindaco di Cosenza Franz Caruso, sono stati sentiti il responsabile del settore Ambiente del Comune, Giannino Ramundo, quello dell’area tecnica del Consorzio nonché i tecnici della società Kratos scarl. Il presidente di Valle Crati, Maximiliano Granata, ha chiesto chiarimenti nei punti oggetto di intervento e di monitoraggio effettuati durante lo svolgimento delle attività di gestione di Kratos, sulle reti fognarie, e ordinate dal Consorzio.
La Kratos ha precisato di essersi immediatamente attivata a seguito delle segnalazioni pervenute per l’individuazione e la risoluzione delle criticità riscontrate, svolgendo tutte le attività consequenziali. La Kratos ha altresì dichiarato che sulle reti idriche potabili, le condotte non possedevano le caratteristiche intrinseche per garantire la sicurezza nella rete.
Nella relazione depositata presso il Consorzio Valle Crati la Kratos evidenzia che il sistema di distribuzione di acqua potabile analizzato durante le citate attività di ripristino delle reti fognarie nelle zone considerate non risponde ai minimi criteri indicati nella presente relazione sull’analisi dei criteri minimi di sicurezza dei sistemi di acqua potabile.
Da parte sua il Comune di Cosenza, con l’ingegner Giannino Ramundo, ha dichiarato di prendere atto delle dichiarazioni di tecnici della Kratos e di non poter esprimere alcuna valutazione perché di competenza dell’ingegnere Raffaele Notte, assente all’incontro.
«Risulta necessario – ha commentato Granata – consolidare un tavolo di lavoro trasversale con i tecnici comunali competenti in modo da pianificare l’attività di progettazione, esecuzione, manutenzione e controllo, ribadendo la priorità in relazione all’ottenimento della documentazione tecnica relativa alla citata e nuova condotta di distribuzione di acqua potabile già realizzata ala fine di garantire gli allacci non completati e la conseguente dismissione della vecchia tubazione tuttora utilizzata».

