Ne avevamo parlato per il rientro in Calabria, denunciando la problematica. Ma anche per quanto riguarda il ritorno il caro trasporti è una realtà. Non sale così tanto come sotto Natale, ma comunque raggiunge dei picchi anche del 375%. Questo soprattutto per quanto riguarda i pullman, mentre i treni mantengono costi tutto sommato accettabili. Soprattutto quelli che portano da Cosenza a Roma.

Caro trasporti, pullman a sessanta euro invece di 13

La tratta presa in esame è quella che collega Cosenza a Roma, il centro più facilmente raggiungibile su gomma dopo Napoli. Il costo di un viaggio con Flixbus, azienda che domina il settore dei bus, è tendenzialmente intorno ai 13 euro. Nel periodo di Natale c’erano stati picchi anche a tre cifre, intorno ai 107 euro. Nulla di tutto questo per il rientro nelle città di lavoro e studio, ma il caro traporti porta comunque tutti i rincari sopra il 100%. Per i giorni compresi fra il 5 e il 10 gennaio, non c’è un solo pullman sotto i 30 euro, la media si aggira attorno ai 38 con massimi anche di 62 euro per biglietto. Per un tragitto che, appena cinque giorni dopo, il 15 gennaio, costerebbe massimo 19 euro.

Treni meno cari rispetto all’andata, ma prezzi comunque alti

Va meglio a chi decide di viaggiare in treno. All’andata tanto avevano fatto le prenotazioni anticipate dei cosentini pronti a rientrare per le ferie tutti per il weekend precedente al Natale, la qual cosa aveva fatto lievitare il caro trasporti. Certo non si tratta comunque di costi minimi per arrivare a Roma in breve tempo. Se si vuole spendere poco, 34 euro, il giorno dell’Epifania, bisogna fare 9 ore di viaggio con il Freccia. Se invece la voglia è quella di impiegare poco tempo, 4 ore e 17 per la precisione, il costo sale a 124 euro e 70. Anche il 6 gennaio le prenotazioni comunque sono arrivate di corsa. Il treno delle 09:23 da Cosenza a Termini, che percorre la distanza in 5 ore e 17, ha soltanto la classe executive libera. Per un biglietto da 207 euro. Insomma, il rincaro c’è ma si vede di meno.