Il Comitato Prendocasa lascia il Comune: l’amministrazione promette un tavolo entro gennaio | VIDEO
Dopo l'occupazione di stamattina, la maggioranza ha garantito agli attivisti anche il coinvolgimento di Prefettura e Regione
Il Comitato Prendocasa ha lasciato Palazzo dei Bruzi. Dopo l’occupazione di questa mattina, avvenuta intorno alle 10, dopo circa tre otr fa gli attivisti sono usciti dalla sala consiliare. Questo è avvenuto al seguito di una promessa fatta dall’amministrazione. A rappresentare la maggioranza l’assessora al welfare Buffone e i consiglieri Costanzo e Alimena. Sono stati loro tre a redigere e firmare il verbale con il quale veniva garantita la richiesta di un tavolo sull’emergenza abitativa alla Prefettura. Sarà poi Palazzo degli Uffici a valutare la richiesta. Un altro attore che verrebbe coinvolto nel tavolo sarà la Regione. Rispettata, dunque, la richiesta che aveva portato i rappresentanti di Prendocasa a occupare Palazzo dei Bruzi.
Comitato Prendocasa, Jessica Cosenza: «Bisogna riprendere gli stabili pubblici»
Jessica Cosenza, rappresentante del Comitato Prendocasa, ha spiegato ai nostri microfoni l’esigenza che ha portato a questo gesto. «Il Comune e la Regione devono prendersi le responsabilità di un progetto a lungo termine», dice Cosenza. «Basta creare soluzioni tampone con l’edilizia privata, bisogna riprendere a lavorare sugli stabili pubblici e sugli stabili abbandonati con nuove graduatorie». Nella stanza del consiglio comunale, insieme ai rappresentanti del Comitato, anche alcune delle persone che vivono negli stabili occupati. «Fra queste persone c’è chi vive in situazioni di emergenza da oltre vent’anni», ci racconta Cosenza ancora. E noi abbiamo sentito le loro voci.
Un problema che si protrae da inizio millennio
Il primo che intercettiamo è un signore sulla settantina. «Sono in attesa da venticinque anni – dice – e attualmente vivo nella scuola occupata a Portapiana. Ogni anno ci dicono di fare domanda, fare domanda, fare domanda, ma poi non ho mai visto risolvere nulla». A lui fa eco un giovane di origini straniere. «È da quasi dieci anni che vivo in uno stabile occupato dal Comitato Prendocasa – spiega – mentre aspetto che mi venga assegnato un alloggio popolare». Sono loro le due facce che raccontano meglio l’esigenza di risolvere, il prima possibile, l’emergenza abitativa in città.