Capodanno Rai 2026, Catanzaro lancia il guanto di sfida a Cosenza
Chi sarà la regina per una notte per l'ultimo show targato Rai? Qualcuno dice che Occhiuto ha già deciso
Nell’aria c’è ancora l’odore di zolfo dei botti di Capodanno 2025 che già il pensiero è all’anno prossimo. Del pacchetto di concertoni Rai, comprati a stock dalla Regione Calabria a colpi di 3 milioni di euro a volta, ne resta soltanto uno. Il primo è toccato a Crotone, il secondo a Reggio Calabria e il terzo è ancora un mistero (al netto del Cannizzaro di turno che spoilerò di questi tempi, un anno fa, la notizia di Reggio Calabria).
Le città ingolosite dall’occasione, unica probabilmente, di ospitare la super direttissima nazionalpopolare, sono almeno due, eterne rivali su tutti i campi, da quello universitario a quello calcistico. Il derby non si gioca, questa volta, sul rettangolo verde, ma sul palco del politainment, tra politica e intrattenimento, e a dover decidere – ma probabilmente lo ha già fatto – sarà il governatore Roberto Occhiuto, cosentino.
Sarà lui a consegnare la mela della discordia cercando di non scatenare la guerra di Troia, cosa che non riuscì benissimo neanche a Paride, con le conseguenze che tutti abbiamo studiato. Le origini di Occhiuto, hanno messo in allarme Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, che quest’anno col Capodanno ha combinato un mezzo disastro, chiamando un rapper, tale El Matador, un Tonny Effe che non ce l’ha fatta, pagandolo ben 70mila euro e facendo arrabbiare tutti quelli che anche con Orietta Berti sarebbero tornati a casa più che soddisfatti.
Ieri, giocando d’anticipo, ha fatto prima un mezzo mea culpa sulla gestione del suo Capodanno, poi guardando nel piatto d’altri ha aggiunto che qualcuno ha fatto anche peggio, infine ha detto chiaramente che il prossimo anno tocca a loro, a Catanzaro, tirando una frecciatina alla vicina Cosenza che ha speso più di 250mila euro per il solo concerto di Achille Lauro che in realtà qualcuno ha chiamato “concertino” di Capodanno, considerando che il giudice di XFactor ha cantato per un’oretta.
«Fin d’ora avanziamo per l’ennesima volta alla Regione Calabria e alla Rai la richiesta di ospitare la terza e ultima edizione dell’Anno che Verrà, nel nostro centro storico come prima scelta, facendone così un evento davvero identitario e unificante della Calabria». Firmato Nicola Fiorita. La letterina per Babbo Natale, insomma, da parte della città delle aquile è stata imbucata.
D’altro canto Cosenza da molti viene data già per sicura location di mamma Rai e per due ragioni: una sentimentale, legata alla città di nascita del governatore, una politica perché il sindaco Caruso, non certo in rapporti idilliaci con la Regione, finirebbe a fare l’ospite nella sua città e non il protagonista: il Re per una notte sarebbe, appunto, Occhiuto e il pensiero che anche Mario, il suo predecessore, possa scattarsi un selfie con la folla oceanica di corso Mazzini alle spalle, è roba da agitargli i sonni per un anno sano. Dunque se da un lato c’è un sindaco che vuole quel concerto a tutti i costi, dall’altro c’è una certa cautela a lanciare appelli in quanto si sa, bisogna stare attenti a ciò che si desidera perché si potrebbe ottenerlo.