Elezioni Cetraro, tramonta il progetto delle “Larghe Intese” lanciato da Aieta
Interrotte le interlocuzioni che avrebbero portato ad una grande coalizione per il rilancio del territorio. Il Pd spinge, come in ogni centro della provincia, per proporre un'alleanza pura di centrosinistra. Da decifrare il centrodestra. Il punto
Il progetto delle “Larghe Intese” per le elezioni amministrative di Cetraro, previste per il 25 e 26 maggio 2025, sembra essere definitivamente naufragato. Dopo settimane di trattative, i partiti coinvolti hanno deciso di interrompere il percorso avviato lo scorso gennaio su iniziativa di “Cetraro in Azione“. Sullo sfondo resta un’unica certezza: la più che probabile candidatura dell’ex sindaco e consigliere regionale Giuseppe Aieta. Esponente di Azione, potrebbe trovare sintesi in un’alleanza col PSI e con le consuete sigle figlie del civismo. Anche in questo caso, come a Rende, i socialisti (oggi e domani impegnati a Napoli nel congresso nazionale) potrebbero non seguire il centrosinistra in un candidato unitario come chiesto da Pecoraro.
Il Partito democratico per adesso non ha mossa passi ufficiali, anche se a stretto giro si terrà un vertice provinciale con Movimento 5 Stelle e Avs per discutere non solo di Rende, ma soprattutto di Cetraro e Scalea. L’intenzione manifestata dal segretario di recente è quella di riproporre un campo largo progressista ovunque così come indicato da Roma. C’è da segnalare, però, che l’ultimo chilometro dell’esperienza Cennamo è stato caratterizzato da un accordo interpartitico con l’area di Forza Italia riconducibile a Gianluca Gallo. Uno scenario che, ad oggi, non sembra riproponibile.
La nascita del progetto politico, le prime crepe e il passo indietro di Italia Viva
Il progetto delle “Larghe Intese” in vista delle elezioni di Cetraro prese vita ufficialmente il 19 gennaio, durante una manifestazione presso la Colonia San Benedetto. In quell’occasione, “Cetraro in Azione” di Aieta ha lanciato un appello all’unità, trovando adesione da parte di diverse forze politiche locali.
Il 12 febbraio sei partiti – Partito Socialista Italiano (PSI), Italia Viva, Cetraro in Azione, Democrazia Cristiana, Cetraro Attiva e Progetto Sviluppo – hanno ufficializzato la loro partecipazione al nuovo progetto politico, con l’obiettivo di presentare una squadra coesa per le elezioni.
Nonostante l’iniziale entusiasmo, il progetto ha presto iniziato a perdere pezzi. Italia Viva è stata la prima a tirarsi indietro, abbandonando il tavolo delle trattative e segnalando divergenze strategiche con gli altri alleati. Al netto di tale defezione, altre forze si sono aggiunte al progetto, tra cui Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia del Meridione. Tuttavia, il fragile equilibrio della coalizione ha continuato a vacillare, fino all’ulteriore abbandono di Italia del Meridione, avvenuto la scorsa settimana.
Gli scenari futuri per le elezioni di Cetraro
La coalizione rimasta – composta da Cetraro in Azione, PSI, Democrazia Cristiana, Progetto Sviluppo, Cetraro Attiva, Forza Italia e Fratelli d’Italia – si è rivelata difficilmente sostenibile, soprattutto a causa della storica posizione del Partito Socialista, che si trovava in difficoltà all’interno di un’alleanza orientata prevalentemente a destra.
Di fronte alle difficoltà politiche e alle defezioni, pertanto, i partiti hanno deciso di interrompere le trattative, sancendo la fine del progetto avviato da Aieta e da “Cetraro in Azione” lo scorso gennaio. La dissoluzione delle Larghe Intese ridisegna lo scenario politico cetrarese in vista delle elezioni comunali di maggio. Con la corsa al voto sempre più vicina, resta da vedere quali saranno le strategie adottate dai partiti rimasti in campo e quali nuovi assetti politici emergeranno.
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