mercoledì,Maggio 14 2025

Colpo di scena per l’ospedale di Praia a Mare, il Consiglio di Stato boccia la riapertura: «Presupposti superati»

La struttura sanitaria di località Santo Stefano rimane fuori dalla rete di emergenza e urgenza e pertanto non avrà, al momento, un reparto di Chirurgia e sale operatorie e neppure un pronto soccorso

Colpo di scena per l’ospedale di Praia a Mare, il Consiglio di Stato boccia la riapertura: «Presupposti superati»

L’ennesimo capitolo della saga dell’ospedale di Praia a Mare subisce un pesante colpo dall’unico ente che, fino a questo punto della storia, aveva sempre favorito la riapertura, ordinando l’annullamento della riconversione in casa della salute con ben quattro sentenze: la n° 2576 del 2014, la n° 2968 del 2015, la n° 1153 del 2017 e la n° 384 del 2022.

Stavolta, la terza sezione del Consiglio di Stato respinge la richiesta dei Comuni di Praia e Tortora che ne chiedevano con insistenza l’ottemperanza, ossia, l’applicazione, dal momento che i pronunciamenti, seppur esecutivi ed inoppugnabili, nella pratica non hanno mai sortito alcun effetto.

Ad oggi, nonostante l’insegna con la scritta “ospedale“, la struttura sanitaria di località Santo Stefano rimane fuori dalla rete di emergenza e urgenza e pertanto non avrà, al momento, un reparto di Chirurgia e sale operatorie e neppure un pronto soccorso, ma il già esistente punto di primo intervento.

Tutta colpa del Covid

Ma perché i giudici hanno cambiato idea? Stando a quanto si legge dal documento, si riconosce l’inerzia della struttura, ma va tenuto conto dell’adeguamento dell’assetto regionale dell’intera rete a causa del Covid-19. Ossia, «l’organizzazione della rete ospedaliera, mutata rispetto al contesto in cui furono emesse le sentenze, ha reso parzialmente superati i presupposti per l’esecuzione automatica delle stesse». In altre parole, è tutto da rifare. Dal giorno zero.

Il ricorso

L’odierno pronunciamento si riferisce al ricorso presentato dai due comuni altotirrenici nell’estate del 2023, in opposizione al provvedimento commissariale del 12 luglio dello stesso anno che, secondo le amministrazioni di Praia e Tortora, non prendeva in considerazione le quattro sentenze emesse dallo stesso Consiglio di Stato, massimo tribunale amministrativo italiano.

La decisione è dettata dal fatto che nel corso degli ultimi tempi – spiega il pool di giudici composto da Michele Corradino, Stefania Santoleri, Giovanni Pescatore, Giovanni Tulumello e Antonio Massimo Marra – sarebbero sorte nuove esigenze e standard normativi da cui il nosocomio della Città dell’Isola Dino «non è stato escluso, ma con cui deve armonizzarsi».

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