mercoledì,Maggio 14 2025

Amaco Cosenza, i sindacati si incontrano in vista della riunione con la Regione Calabria

Durante l’assemblea, si è acceso un focoso dibattito: tutti i lavoratori hanno chiesto alle segreterie di sottoscrivere un accordo immediato, senza il quale non si può tornare a casa

Amaco Cosenza, i sindacati si incontrano in vista della riunione con la Regione Calabria

Oggi presso la sede della CGIL di Cosenza si sono riunite le Segreterie Provinciali di FILT CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti, rappresentate da Angotti, Domanico e Mazzuca, insieme alle rispettive RSA, in un’assemblea con i lavoratori di Amaco. L’obiettivo era fare il punto sulla difficile situazione aziendale e prepararsi alla riunione convocata dalla Regione per il 13 maggio 2025.

Le organizzazioni sindacali avevano richiesto questo incontro già il 13 marzo 2025, sottolineando che, nei precedenti incontri, non era emersa ancora nessuna soluzione concreta per il futuro dei lavoratori e dell’azienda.

Durante l’assemblea, le segreterie provinciali hanno evidenziato come, attraverso il contratto di servizio e i consorzi costituiti al tempo, le aziende del trasporto pubblico locale (TPL) siano finanziate con fondi pubblici. In particolare, Amaco, consorziata di Cometra, mette in causa anche la Regione, che sostiene economicamente il servizio.

Sul fronte fallimentare, nonostante la società sia ancora in esercizio provvisorio fino a fine settembre 2025 e disponga di un parco mezzi ormai fatiscente, Amaco continua a garantire il servizio e a pagare tutti i 122 lavoratori. Tuttavia, il clima tra i dipendenti è molto teso: l’ansia e la preoccupazione aumentano di giorno in giorno, senza che si intraveda una soluzione definitiva. 

L’ultima riunione aveva annunciato un possibile subentro del Consorzio nella gestione diretta del servizio, ma questa ipotesi non si è concretizzata. Durante l’assemblea, si è acceso un focoso dibattito: tutti i lavoratori hanno chiesto alle segreterie di sottoscrivere un accordo immediato, senza il quale non si può tornare a casa. È stata avanzata l’idea di affidare, in primis tramite Cometra, il servizio a una società del consorzio, mantenendo tutta la forza lavoro, per garantire continuità e stabilità.

Attualmente, nonostante le difficoltà, Amaco sta comunque garantendo il servizio, anche se i lavoratori stanno pagando un prezzo molto alto: non viene più pagato il contratto di secondo livello, e le condizioni di lavoro sono sempre più precarie. Risulta quindi incomprensibile come non si possa auspicare un trasferimento dei circa 2.000.000 km di rete, che la Regione paga con i corrispettivi, ad un’altra società, meglio pubblica, senza gravare sulle finanze di quest’ultima. La presenza di un nuovo parco mezzi, già in disponibilità del Consorzio, potrebbe rilanciare il servizio cittadino e migliorare le condizioni di lavoro.

Ricordiamo che i lavoratori di Amaco sono vincitori di concorso pubblico e desiderano mantenere questo principio di appartenenza a una società di questo perimetro. Per i sindacati, ogni sforzo deve essere volto a garantire la piena occupazione di tutte le maestranze, all’interno di una organizzazione stabile che possa ridare serenità a chi, ormai, è esausto dopo questa lunga e difficile vicenda.

Le organizzazioni sindacali collocano le radici della crisi aziendale di Amaco nella più ampia crisi del trasporto pubblico locale italiano ed europeo, e propongono di sviluppare un’azione politica che recuperi affidabilità e natura di servizio di interesse pubblico del trasporto pubblico. Ricordano che il TPL è il cuore della mobilità urbana, indispensabile per un’economia urbana efficiente e per la transizione verso una mobilità sostenibile.

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