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C’è una svolta significativa in arrivo. Il governo cambia strategia sulle bollette, privilegiando il sostegno alle famiglie a basso reddito. Senza ricorrere a scostamenti di bilancio, ma utilizzando le risorse che arrivano dall’extragettito dell’Iva, si interverrà nel Cdm di oggi per un taglio progressivo e selettivo, e non più orizzontale e uguale per tutti.
Le risorse per un primo passo ci sono. L’aumento dei prezzi, insieme ai problemi tipici di un brusco aumento dell’inflazione, ha portato anche 7-8 miliardi in più nella casse dello Stato. Il quadro impone di utilizzarne una parte consistente per mitigare gli effetti del caro-energia. Oggi l’Arera renderà note ufficialmente le nuove tariffe riservate al mercato tutelato e si prevedono ancora incrementi. Nell’ultima settimana, dal 20 al 26 giugno, il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica nella Borsa del Gme è stato pari a 327,54 euro/MWh, in netto rialzo rispetto a 262 euro della settimana precedente. Sono numeri che autorizzano a pensare che la corsa delle bollette sia tutt’altro che finita.
Il governo, che deve fare i conti anche con le ennesime fibrillazioni nella maggioranza legate al caso Grillo-Conte-Draghi, ha intenzione di dare un segnale forte. Tecnicamente, non è detto che ci sia un nuovo decreto, essendoci la possibilità di intervenire sul decreto approvato la scorsa settimana e non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale. Prevede lo stanziamento di oltre 2 miliardi per azzerare gli oneri di sistema sulle bollette elettriche. Per le bollette del gas, sono previsti 481 milioni per tagliare l’Iva, 470 per azzerare gli oneri di sistema e 240 per gli scaglioni fino a 5.000 metri cubi all’anno.
Il segno del provvedimento ‘rivisitato’ dovrebbe essere un meccanismo che va a incidere su chi ne ha più bisogno, sui redditi più bassi. E’ più complicato e meno immediato, perché sarà necessario considerare i diversi livelli di reddito, ma sicuramente è più equo. Diversi osservatori, fin dai primi interventi di sostegno, hanno evidenziato come il taglio orizzontale si prestasse a una evidente distorsione. Carlo Cottarelli ha usato una similitudine efficace parlando dello sconto sui carburanti, “facciamo tagli anche a chi gira in Ferrari”. E lo stesso ragionamento vale a maggior ragione per le bollette. Gli aumenti incidono in maniera profondamente diversa in base alle condizioni economiche di chi li subisce. E il governo dovrebbe iniziare a tenerne conto.
Cdm approva nuove misure anti rincari
Bollette di luce e gas e rincari, il Consiglio dei ministri ha approvato in maniera definitiva un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale. In particolare, queste le misure adottate per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico per il terzo trimestre 2022:
1. Sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici.
2. Sono inoltre assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale. È prevista una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.
3. E’ previsto un contributo al contenimento dei prezzi del gas da parte dei soggetti titolari di contratti pluriennali di importazione di gas naturale.
4. È concesso a Gse un prestito di 4 miliardi per l’acquisto di gas naturale finalizzato agli stoccaggi Inoltre il decreto prevede che il bonus sociale per l’energia elettrica, in pratica le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute siano riconosciuti anche per il primo trimestre 2022, quindi i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dalla data del 1° gennaio 2022. Le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8 mila euro per il primo trimestre 2022, 12 mila per il secondo e terzo trimestre 2022.