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Un Consiglio comunale straordinario congiunto con le amministrazioni del territorio da convocare d’urgenza per discutere dell’emergenza venuta a crearsi in seguito allo sversamento di percolato dalla discarica di Pipino, a Scala Coeli. A chiederlo sono gli esponenti delle Lampare di Cariati, che in questi giorni si sono più volti recati sul posto per verificare lo stato dell’arte.
Stato dell’arte che continua a preoccupare mentre si attendono risposte dagli accertamenti in corso – ricordiamo che la discarica è attualmente sotto sequestro – e interventi risolutivi per impedire che la perdita comprometta irrimediabilmente le attività produttive del territorio e provochi danni alla salute umana.
«Poniamo la necessità di convocare d’urgenza un Consiglio comunale straordinario congiunto con le altre comunità del territorio (Terravecchia, Crucoli, Scala Coeli, Campana, Pietrapaola, Calopezzati, Umbriatico) – scrivono le lampare –, aperto alle realtà associative e ai cittadini del territorio con unico punto all’odg, l’emergenza discarica di Pipino».
Necessario e non più rimandabile, secondo gli attivisti dell’associazione – presente nell’assise civica con due rappresentanti – chiedere «la bonifica dei luoghi colpiti, il ripristino dello stato dei luoghi a carico della proprietà della discarica» e «la chiusura definitiva della discarica ad oggi sequestrata e bonifica dei luoghi».
Altrettanto «necessario», per gli esponenti delle Lampare, «che il Comune di Cariati, insieme agli altri Comuni colpiti, inizi a calcolare e a valutare gli effetti che l’incidente sta avendo sull’immagine del territorio, gli effetti economici dei comparti interessati (turismo, agricoltura e zootecnia) e dei costi, quindi, diretti ed indiretti derivati dall’incidente accaduto il 22 giugno scorso, giorno in cui è stato dato l’allarme».
Ieri l’associazione era presente, assieme ad altre del territorio e ad alcuni sindaci, al sit-in organizzato nei luoghi di quello che si paventa come «disastro ambientale» per tenere alta l’attenzione su quanto accaduto e chiedere interventi urgenti. Nel corso della manifestazione i partecipanti hanno ricolto l’invito al presidente della Regione Roberto Occhiuto a recarsi a Scala Coeli per toccare con mano la situazione.