La questione dell’elettrodotto di Montalto Uffugo continua a tenere banco e ad interessare associazioni e partiti. In attesa che il sindaco Biagio Faragalli favorisca un incontro con il Governatore Roberto Occhiuto, che ancora non ricevuto i residenti, si registra l’intervento del Forum Ambientalista che denuncia «la gravità di quanto sta avvenendo in danno della salute, del benessere familiare ed anche delle abitazioni». «Il tutto – dicono gli attivisti - frutto di tanti sacrifici sostenuti da cittadini e cittadine montaltesi, dopo anni di duro lavoro, spesso anche all’estero, in cui si pensava, giustamente di poter vivere in serenità con i propri cari».

«Per questo – si legge nella nota – siamo seriamente preoccupati, alla luce del perdurare dell’annosa, irrisolta ed ormai ventennale vicenda di Montalto Uffugo relativa ai cavi dell’alta tensione dell’Elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi, in particolare per il mancato interramento di tali cavi nei due brevi tratti che attraversano le frazioni densamente abitate di Pianette e Lucchetta. In queste sfortunate località, “prive di santi in paradiso”, i cavi dell'elettrodotto da 380 kV passano a meno di 50 metri dagli edifici abitati. Una vicenda che si protrae da troppo tempo nella ormai totale assenza di volontà e capacità di intervento da parte di tutte le Istituzioni preposte».

«Rimane comunque la imprescindibile necessità di risolvere il problema e mettere così in sicurezza la salute di tanti nuclei familiari, tra cui quella dei soggetti più a rischio, bambini ed anziani, rispetto ai pericoli ben noti e comprovati scientificamente dell’inquinamento elettromagnetico. Tale situazione – sostengono dal Forum Ambientalista - denota la volontà di continuare ad ignorare le reiterate perizie, su tutte la fondamentale ed esaustiva relazione Maggiolini-Di Massa, redatta da ormai tredici anni per conto del Tribunale di Cosenza,  che nel corso degli anni hanno provato sia la presenza certa di rilevanti campi elettromagnetici che la loro altrettanta certa interferenza con la salute e la vita di quanti vivono o stazionano stabilmente a ridosso di quella linea elettrica».

«Riteniamo perciò colpevoli delle conseguenze di tali pericoli e danni tutti quei rappresentanti istituzionali che pur avvisati da anni, da parte soprattutto dell’instancabile Comitato “Insieme per la Salute”, non fanno nulla per risolverla. Giusto per essere chiari, indichiamo in ordine crescente i soggetti responsabili di questo inammissibile stato di inerzia: il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Montalto, la Presidente e l’Amministrazione provinciale di Cosenza, il Direttore generale ed i servizi di prevenzione dell’Asp di Cosenza, l’Arpacal, il Presidente e la Giunta della Regione Calabria. Ognuno di questi soggetti può e deve fare qualcosa e tutt’insieme possono finalmente restituire tranquillità e benessere a centinaia di cittadini e cittadine».

«Anche Terna, che è il soggetto gestore di quella Rete posta tra le abitazioni, dovrebbe impegnarsi in modo fattivo per procedere speditamente all’interramento dei cavi. Intervento che, lo ribadiamo, è l’unico ritenuto utile, dai tanti tecnici che hanno affrontato la materia con serietà, per risolvere il problema alla radice. Allo stato, dopo tutte le determinazioni intercorse negli anni su tale vicenda, tra cui una mozione votata all’unanimità nel Consiglio regionale della Calabria ed una manifestazione d’interesse della Giunta Occhiuto poi incredibilmente annullata, tutto tace e tutti pilatescamente e silenziosamente si tengono alla larga da questa incredibile e gravissima vicenda».

«Per questo – conclude il Forum Ambientalista -alziamo forte la nostra voce, per questo, se ancora nulla si muoverà e se non arriveranno segnali concreti e seri a breve, ci attiveremo con determinazione, anche legalmente laddove possibile, per mettere in mora formalmente tutti i soggetti coinvolti. Infine, in questa società in cui fare affari e vendere e consumare energia può voler dire anche calpestare la salute e la vita delle persone, vengono in mente le parole profetiche di Papa Francesco della Laudato si’ con cui ha indicato all’umanità la necessità di promuovere una “ecologia integrale” capace di unire cura dell’ambiente, tutela della biodiversità, salute degli esseri viventi e giustizia sociale».