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La campagna è partita anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo. “Un nome per la cicogna” è l’iniziativa che la Lipu ha avviato la scorsa primavera e che prevede l’inanellamento degli esemplari nati in Calabria per seguirne le migrazioni. I primi quattro nomi sono stati assegnati nella Piana di Sibari, nel corso della prima attività di questa edizione. Sono Stefano Daniel, Mario Atanasio, Antigone e Mia.
A ogni nome è collegato un codice alfanumerico attraverso cui i volontari Lipu possono monitorarne le attività e comunicarle ai “genitori adottivi”.
“Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell’infinito”, è la frase di Victor Hugo che accompagna le foto che la Lipu di Rende ha postato sulla propria pagina Facebook per documentare l’avvio della nuova campagna.
I quattro esemplari inanellati sono piccoli di cicogna bianca nati quest’anno in Calabria. A partecipare all’iniziativa, oltre ai volontari Lipu, la squadra Blue Team e-distribuzione di Castrovillari e l’Unità tecnica di Cosenza.
I risultati della prima edizione
L’anno scorso sono state inanellate 43 cicogne e appena due settimane fa due di queste sono state avvistate sul nostro territorio, dopo aver compiuto la loro prima migrazione autunnale in Africa. Una presenza che ha destato non poco stupore nei volontari, dato che il rientro dei giovani esemplari è previsto in genere attorno al secondo-terzo anno di vita, nel periodo della maturità sessuale, mentre Katrin e Rebecca Maria – questi i loro nomi – sono tornate dopo appena un anno dalla nascita avvenuta rispettivamente nella Piana di Sibari e nella Valle del Crati.
L’attività di inanellamento non ha però solo un valore emozionale, ma ne ha uno molto importante dal punto di vista scientifico, perché permette di studiare gli spostamenti delle cicogne bianche, anche ottenendone, come in questo caso, sorprese che necessitano di approfondimenti e che consentono di aggiungere ulteriori tasselli alla conoscenza di questi animali.
Come funziona l’inanellamento
Al tarso della cicogna viene apposto un anello contenente il codice alfanumerico rilasciato dall’Ispra, che diventa per il volatile una sorta di carta d’identità che lo seguirà per tutta la vita.
Ai “genitori adottivi” viene consegnato un attestato con il codice e il nome scelto e gli stessi vengono informati quando l’esemplare viene avvistato in Africa o in Europa.
(Le foto sono tratte dalla pagina Facebook della Lipu di Rende)