Fra tre giorni si chiuderanno le famigerate porte dell’Hotel Sheraton. Il calciomercato del Cosenza finirà, come quello di tutte le altre squadre. E finora è stata una sessione decisamente deludente. Per essere la squadra ultima in classifica nel campionato di Serie B, i Lupi non sono intervenuti come ci si aspettava. Direttive societarie, con ogni probabilità. Fare di necessità virtù con i (pochi) fondi a disposizione e cercare di portare a casa il massimo. Fatto sta che finora i rossoblù hanno ufficializzato soltanto gli arrivi di Artistico e Gargiulo e gli addii di José Mauri, Begheldo, Camporese e Gyamfi. Di questi quattro, soltanto l’argentino rientrava nelle rotazioni di Alvini. Insomma, la sessione invernale di calciomercato del Cosenza è stata finora praticamente ferma. L’ultimo giorno di mercato, il 3 febbraio, il ds Delvecchio dovrà sparare i proverbiali colpi dell’ultima ora. Servono almeno tre giocatori. Ma quali sarebbero le esigenze? Vediamole reparto per reparto, analizzando ora il centrocampo.

Calciomercato Cosenza, Garritano il nome più caldo

Se per la difesa è molto probabile che non cambi nulla, a centrocampo è da tempo che invece il Cosenza cerca sul calciomercato un calciatore pronto oltre a Gargiulo. La chiusura della trattativa per l’arrivo di Luca Garritano, che dovrebbe essere ufficializzato a ore, pare rispondere esattamente a questa esigenza. Il ragazzo piace al direttore sportivo Delvecchio e al tecnico Alvini ed è un profilo d’esperienza che potrebbe aiutare nella rincorsa alla salvezza. Altri elementi vagliati, i primi a essere usciti, sono stati quello di Domen Crnigoj e Zan Majer. I due, rispettivamente in forza al Venezia e alla Cremonese, hanno chiesto del tempo prima di decidere. Una richiesta legittima e legata al -4 che continua a penalizzare il Cosenza da inizio campionato. Nulla da fare, invece, almeno per il momento, per Tribuzzi, che arriverà a Cosenza solo se partirà un esterno. L’affare, lo avevamo scritto, se non si fosse risolto nelle ore successive sarebbe saltato. E, almeno al momento, la situazione è questa.