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I rossoblù hanno atteso vanamente l’intera giornata che Davide Dionigi trovasse un accordo con il Brescia. Il club del presidente Cellino non ha raggiunto l’intesa con il suo avvocato e con il suo procuratore sul contributo da garantire fino a giugno. Via degli Stadi, non potendo colmare la distanza, ha per adesso interrotto le trattative. Il nome a portata di mano del Cosenza è Roberto Occhiuzzi, che Eugenio Guarascio non avrebbe voluto richiamare mai e poi mai. Le contingenze, però, sono cambiate e potrebbe essere indotto a seppellire l’ascia di guerra. Il nuovo matrimonio, qualora dovesse celebrarsi, avrebbe le basi della convenienza per entrambi. Ovviamente economica. In estate più volte è stata prospettata, senza esito, una bozza di rescissione sempre rispedita al mittente.
Il Cosenza, Guarascio e Occhiuzzi
Il rapporto tra Guarascio e Occhiuzzi si è deteriorato col tempo fino a diventare conflittuale. Da «allenatore che tutta l’Italia ci invidia», il tecnico di Cetraro è diventato l’uomo della retrocessione. Il presidente, dopo l’arrivederci alla Serie B, era certo di un passo indietro. Le dimissioni non sono mai arrivate e la freddezza glaciale nei rapporti ha preso il sopravvento. Legato al club fino al 2023, ha trovato l’inaspettata sponda di Goretti che ritiene possa essere utile alla causa. Ricomincerà, dopo l’ultima notte riflessione, dal match esterno col Pordenone. Esattamente da dove aveva terminato tra gli improperi della piazza.