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Massimiliano Alvini incarna l’essenza della determinazione e della passione per il calcio. Un tempo rappresentante di pelletteria, oggi allenatore professionistico che ha conosciuto la serie A. Oggi, alla guida del Cosenza, Alvini è un modello per chi crede che con il lavoro duro si possano raggiungere traguardi importanti. Contro la Cremonese, ha messo in campo una squadra perfetta. Atteggiamento mentale giusto dall’inizio alla fine del match.
Carriera di Massimiliano Alvini
La carriera di Massimiliano Alvini inizia nel 1995-96, quando ancora calciatore in Promozione, decide di mettersi alla prova come allenatore. Prende in mano la contrada Ferruzza, una squadra di amici che partecipa a un torneo Uisp. Questo primo passo segna l’inizio di un percorso che lo porterà a scalare tutte le categorie del calcio italiano.
Un infortunio a 30 anni lo costringe a smettere di giocare, ma il Signa, la sua squadra di allora, lo ingaggia come allenatore delle giovanili. Alvini accetta la sfida e in breve tempo si ritrova alla guida della prima squadra in Promozione, portandola in Eccellenza. Questo successo gli apre le porte al Quarrata, con cui conquista un altro campionato di Promozione.
Il vero trampolino di lancio arriva nel 2008 con il Tuttocuoio. Partendo dalla Promozione, Alvini realizza un’impresa storica, portando la squadra fino alla Serie C in soli cinque anni e vincendo la Coppa Italia Dilettanti nel 2010.
Esperienze da allenatore per Massimiliano Alvini
Nel 2016, l’AlbinoLeffe torna in Serie C dopo un’iniziale bocciatura della domanda di ripescaggio. Simone Giacchetta, attuale responsabile dell’area tecnica della Cremonese e all’epoca dirigente dei bergamaschi, individua in Alvini l’uomo giusto per guidare la rinascita della squadra.
Giacchetta costruisce una squadra in poche settimane e, insieme ad Alvini, avvia un percorso di rinascita. Sotto la guida del tecnico toscano, l’AlbinoLeffe raggiunge i playoff nella prima stagione e sfiora la promozione in Serie B l’anno successivo.
Profilo e statistiche di Massimiliano Alvini
Nel 2019, Alvini viene scelto per guidare la Reggiana. Inizialmente destinata a giocare in Serie D, la squadra viene ripescata in Serie C, e Alvini compie un autentico miracolo portando gli emiliani in Serie B grazie alla vittoria nei playoff. Il campionato, interrotto dalla pandemia, vede la Reggiana al secondo posto, risultato che vale ad Alvini la Panchina d’Oro di Serie C. Ma la stagione in Serie B si rivela più complicata, con la squadra che affronta gravi difficoltà, tra cui un focolaio di Covid-19 che colpisce 29 tesserati. La Reggiana, a fine anno, retrocede.
Massimiliano Alvini, dal Perugia alla serie A
Dopo la parentesi con la Reggiana, il Perugia del patron Santopadre chiama Alvini nel 2021 per guidare la squadra in serie B. Con Alvini alla guida, il Perugia raggiunge la salvezza con largo anticipo, qualificandosi anche per i playoff. La stagione si conclude con un ottimo ottavo posto, risultato che porta al rinnovo del contratto.
L’ottimo lavoro svolto con il Perugia attira l’attenzione della Cremonese e del suo vecchio amico Giacchetta, che lo vuole a tutti i costi per affrontare il campionato di Serie A. La chiamata in Serie A è per Alvini il coronamento di un lungo percorso. Il suo viaggio nella massima serie finisce in anticipo, visto che i grigiorossi sono costretti ad esonerarlo. L’anno scorso infine la guida tecnica dello Spezia, stagione finita in anticipo per decisione del club ligure.
Massimiliano Alvini al Cosenza calcio
Oggi, Massimiliano Alvini guida il Cosenza. L’inizio, come abbiamo raccontato in altri servizi, è stato molto convincente. L’allenatore porta avanti i suoi principi di lavoro, sacrificio e passione, che lo hanno sempre guidato lungo tutta la sua carriera. Con il Cosenza, cercherà di replicare i successi del passato, consapevole che ogni sfida rappresenta un’opportunità per crescere e migliorare. L’avvio di stagione è positivo, sperando che non diventi il classico fuoco di paglia.
Storia degli allenatori Cosenza Calcio
Nel periodo tra il 1929 e il 1930, Luigi Cava è uno dei primi allenatori ufficiali. Negli anni successivi, si alternano diversi tecnici, tra cui Angelo Benincasa e Ratti, in un’epoca in cui la gestione delle panchine è breve e spesso legata a difficoltà economiche. Negli anni ’30 spiccano nomi come Mihály Balacics dall’Ungheria, seguiti da tecnici come Afro De Pietri e Otto Krappan, proveniente dall’Ungheria.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il calcio si ferma, ma nel dopoguerra torna alla ribalta con Renato Vignolini e Attilio Demaria, allenatore italo-argentino che guida la squadra verso nuove ambizioni. Sono anni di ricostruzione per il club e di costante turnover in panchina.
Gli anni ’50 vedono un’importante influenza straniera, come l’ungherese András Kuttik e Gyula Zsengellér. Con tecnici come Angelo Piccaluga e Mario Andreis, il Cosenza cerca di stabilizzarsi nel panorama calcistico italiano, alternando periodi di crescita a momenti di difficoltà.
Gli anni ’60 e ’70 sono caratterizzati da cambiamenti continui. Tecnici come Paolo Todeschini e Oscar Montez lasciano un segno nella storia del club, affrontando le sfide del campionato italiano. Durante gli anni ’70, il Cosenza sperimenta una serie di stagioni difficili con allenatori come Tito Corsi, Francesco Del Morgine e Giusto Lodi.
Negli anni ’80, la squadra trova una certa stabilità con tecnici come Nedo Sonetti e Renzo Aldi, che danno un contributo significativo alla crescita del club. La fine degli anni ’80 vede l’arrivo di Gianni Di Marzio e Bruno Giorgi, i quali conducono il Cosenza a importanti risultati, segnando uno dei periodi più memorabili.
Negli anni ’90, il club si affida a nomi di rilievo come Luigi Simoni e Gianni Di Marzio, il quale, con la sua esperienza, guida la squadra verso traguardi ambiziosi. A metà decennio, Alberto Zaccheroni diventa una delle figure di maggior rilievo, introducendo innovazioni tattiche che influenzano la squadra.
Il Cosenza attraversa un periodo difficile con vari cambi in panchina, tra cui Bortolo Mutti ed Emiliano Mondonico, due allenatori di grande esperienza che cercano di mantenere il club competitivo. Questi anni vedono anche l’arrivo di tecnici come Sandro Salvioni e Antonio Sala, che affrontano stagioni impegnative.
Il decennio inizia con la guida di Domenico Toscano, che riporta stabilità e conduce il club verso importanti obiettivi. Più avanti, Piero Braglia prende in mano la squadra e riesce a guidare il Cosenza verso i playoff, rafforzando il legame con i tifosi. Questo periodo si conclude con il contributo di allenatori come Roberto Occhiuzzi e Marco Zaffaroni.
Negli ultimi anni, la squadra viene guidata da tecnici come Davide Dionigi, Fabio Caserta e William Viali, che cercano di riportare il club a nuovi traguardi. Il ritorno di Viali nel 2023 segnala una voglia di continuità e crescita, guardando al futuro con l’obiettivo di consolidare la presenza del Cosenza nei campionati maggiori.