Cosenza, “Balla con i Lupi” ma senza montarti la testa. E si spinge per Sankoh
La partita vinta dai silani contro la Cremonese dimostra ancora una volta che in serie B nulla è scontato. Per arrivare lontano, però, serve quella ferocia agonistica ammirata contro i lombardi
Al minuto 37 del primo tempo, l’indemoniato Massimiliano Alvini chiedeva compattezza al suo Cosenza. Ed è proprio la compattezza – società, squadra, staff tecnico e tifosi – che può portare avanti i Lupi in questa nuova stagione di serie B. Il campionato cadetto ha dimostrato ancora una volta che nulla è scontato. Anche una squadra tecnicamente inferiore può battere uno squadrone come la Cremonese. Ma la squadra tecnicamente inferiore ha messo in campo cattiveria agonistica, idee, unità d’intenti, corsa, sacrificio e tanta voglia di vincere. In più, come anticipato questa notte, dal calciomercato può arrivare a Cosenza l’attaccante Mohamed Sankoh dallo Stoccarda.
Cosenza, Sankoh per il gioco di Alvini
Massimiliano Alvini è un allenatore serio. Ha fatto la gavetta e si vede. In meno di un mese ha dato un’identità al Cosenza. Ma siamo soltanto all’inizio. Già contro il Torino, si era visto qualcosa di nuovo. Una squadra che pressava alto, attaccava in sei e difendeva in undici. Una tipica squadra di serie B. Perché il Cosenza di Alvini deve essere questo e se riesce anche molto di più. Non dovrà mancare l’umiltà e la ferocia che ha permesso di “sbranare” la Cremonese, forse convinta di vincere facile al Marulla. Ed invece, la musica è stata un’altra.
I sedici ragazzi schierati da Alvini tra primo e secondo tempo hanno dato l’anima, hanno mostrato anche di avere le idee chiare e di lottare l’uno per l’altro. Tutti hanno giocato bene, tanti hanno messo in mostra le proprie qualità. Ciervo su tutti, senza dimenticare Dalle Mura, Fumagalli e nel secondo tempo anche Ricciardi. Insomma, Delvecchio e Ursino finora hanno scelto giocatori affamati. Il diesse e il dg hanno in mente un progetto ben chiaro e hanno il coraggio di scommettere su gente poco conosciuta. Come fa il Cittadella da anni. D’altronde, Ursino a Crotone portò Bernardeschi e Florenzi quando erano dei perfetti sconosciuti.
Cosa non fare da oggi in poi? Montarsi la testa e pensare di poter ambire a grandi traguardi. Il primo obiettivo dovrà essere la salvezza. Servono all’incirca altri 42-43 punti per garantirsi la prossima partecipazione al campionato di serie B. Dopodiché, il secondo obiettivo della società dovrà essere quello di riempire lo stadio. Cercando di venire incontro alla tifoseria che ieri sera ha fatto la differenza. Ursino parlava di 20mila persone, forse si vedranno solo contro il Catanzaro, ma con l’entusiasmo crescente nulla è impossibile.
Infine, il futuro fino al 30 agosto. Non sappiamo ancora se arriveranno altri quattro giocatori per completare la rosa. Ma senza dubbio manca un attaccante che possa garantire, almeno sulla carta, dieci gol in una stagione. Come detto, dovrebbe essere Mohamed Sankoh, che il Cosenza sta per prendere in prestito dallo Stoccarda sul calciomercato. Poi manca un difensore e decisamente un centrocampista. Gli altri ruoli sembrano coperti. La vera garanzia, ricordiamocelo, sta in panchina. Sapientemente scelto dalla società. Ora è tempo di “ballare”, ma senza fare voli pindarici.