Fresco di arrivo dalla Vis Pesaro, Kevin Cannavò si è già calato perfettamente nella nuova realtà rossoblù. L’attaccante palermitano, classe 2000, ha condiviso con Cosenza Channel le sue impressioni su questa prima parte di stagione con il Cosenza Calcio, in un campionato di serie C che si preannuncia lungo ed equilibrato.

«Mi sto trovando benissimo – esordisce Cannavò – perché Cosenza è una città che vive di calcio. Dal primo giorno che sono arrivato qui, ho percepito questo clima: ogni persona tifa Cosenza, vive il Cosenza. Anche entrando nei negozi si vedono sciarpe, stemmi, colori rossoblù. È bello essere in una piazza così».

Il giovane attaccante conosce bene i tre gironi della serie C, avendoli affrontati tutti: «Nel girone A si gioca in maniera più tattica, il girone C è un miscuglio, ma il fattore campo incide tantissimo. Anche noi, fuori casa, sentiamo il sostegno. In casa, purtroppo, ci manca: vedere lo stadio vuoto dispiace».

Il legame con mister Buscè nasce da lontano, già ai tempi della Primavera dell’Empoli. «L’ho avuto per un breve periodo - racconta - e posso dire che oggi è migliorato, ha fatto esperienza, ma non ha perso quella capacità di motivare il gruppo. È rimasto un trascinatore».

L’attaccante del Cosenza racconta il gruppo, le emozioni vissute e il rapporto con i tifosi: «Lo stadio vuoto dispiace, ma stiamo dando tutto»

 

Cannavò ha vissuto l’inizio di stagione tra adattamenti tattici e nuove posizioni in campo: «Sono arrivato per giocare nel 3-5-2, avevo fatto il quinto tutto l’anno scorso. Poi il mister ha cambiato modulo. Io cerco di dare una mano ovunque, mi adatto. Se gioco a destra o a sinistra cambia, ma faccio quello che mi viene richiesto. Contro il Giugliano ho preso una traversa, col Siracusa sono andato vicino al gol. L'importante è esserci».

Il dialogo sul modulo lo porta a un’analisi più ampia: «Il mister ha trovato una quadra. Mazzocchi è in gran forma, sta concretizzando tanto, ma tutto nasce dal lavoro di squadra. Il Cosenza gioca ad alta intensità, lo si è visto anche nelle giornate più complicate come a Siracusa. Pioggia a parte, hanno saputo metterci in difficoltà. Ma il gruppo c’è. E fa la differenza».

Cannavò non ha dubbi: «Siamo un grande gruppo. Il mister è stato bravo a chiuderci in una bolla, lontano dai problemi esterni. Anche se lo stadio è vuoto, noi giochiamo per vincere e cerchiamo, attraverso i risultati, di riavvicinare i tifosi».

Rispetto al valore del campionato, l’attaccante non si sbilancia: «Per me non ci sarà una squadra che ammazzerà il campionato. È tutto equilibrato. Lo vediamo anche con squadre come il Siracusa, che è in fondo alla classifica ma ci ha creato problemi. Ogni squadra ha i suoi obiettivi, tutte lottano».

La sfida imminente contro una squadra di vertice sarà un ulteriore banco di prova. «Sappiamo chi andremo ad affrontare. Sono forti, hanno fatto un grande campionato lo scorso anno. Ma noi siamo pronti. Studiamo, ci prepariamo, vogliamo vincere. Conosciamo il valore di questo gruppo».

Sul fronte mercato, l’arrivo di Beretta rappresenta un innesto importante: «Può darci una mano, come chiunque arrivi. È un’aggiunta che aiuterà la rotazione. Il gruppo è pronto ad accogliere chiunque».

Sull’obiettivo stagionale, Cannavò preferisce la prudenza: «L’ambizione? Ne parliamo a marzo. Prima bisogna fare punti, conoscere davvero chi siamo. Solo allora si potrà parlare di traguardi. L’importante è avere un ritmo costante per arrivare al rush finale del campionato con ambizioni vere».