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Una prova imbarazzante quella del Cosenza al “Via del Mare” di Lecce. I giallorossi sono arrivati alla sfida odierna contro i Lupi di Zaffaroni senza sei uomini, ma chi è sceso in campo dal primo minuto non ha minimamente fatto vedere di meritare la panchina. La formazione di casa ha schiacciato i silani dal primo all’ultimo, ad eccezione dei minuti successivi al gol del 3-1, in quanto i pugliesi avevano abbassato il livello di concentrazione.
Rispetto al ko contro il Benevento, possiamo dire che non è cambiato nulla. Insomma, oggi la linea sembra tracciata. In casa il Cosenza riesce ad esprimere il suo gioco, in trasferta invece no. Presta il fianco all’avversario, non trovando quelle giocate che potrebbero essere concretizzate da Gori. La mentalità deve cambiare, altrimenti è dura alla lunga centrare l’obiettivo della salvezza. Il derby con la Reggina arriva nel momento giusto: servirà una prova maiuscola al “Marulla”.
Lecce-Cosenza: così in campo
L’undici di mister Baroni mostra subito voglia di vincere e gran carattere. In attacco i giallorossi schierano Coda, Di Mariano e Strefezza. Un tris di lusso per la categoria. Il Cosenza, dal canto suo, schiera Tiritiello, Rigione e Pirrello davanti all’ex Vigorito. Poi Situm, Carraro, Palmiero, Anderson e Bittante a centrocampo; Gori e Caso in attacco. Nella prima frazione di gioco questo schieramento non dà segni di vita, come vedremo da qui in avanti.
Lecce all’arrembaggio, il Cosenza è timoroso
Gran ritmo del Lecce che al 5′ va vicino al vantaggio con Coda che dì testa manda alto sulla traversa. Lecce aggressivo sui portatori dì palla del Cosenza. Dopo otto minuti, infatti, l’arbitro Santoro tira fuori il primo cartellino giallo del match all’indirizzo dì Blin. Il secondo giallo è per Meccarriello, ma prima arriva la parata dì Vigorito. Al 18’ è sempre Coda a impensierire il portiere silano: sinistro a giro ma il numero uno si fa trovare pronto. Poi un grande spavento: scontro aereo tra Gori (poi ammonito) e Blin. Attimi dì apprensione: i sanitari tranquillizzano i giocatori. Al 30’ cambia il risultato: palla in verticale su Strefezza, che da fuori area batte Vigorito. Grave errore in fase dì copertura: l’esterno giallorosso era praticamente solo. Al 36′, i padroni dì casa sfiorano il raddoppio. Coda per la terza volta scalda i guanti dì Vigorito, Minelli spazza. Ma è solo questione di minuti. Prima dì andare negli spogliatoi, Calabresi pesca in area Coda che tutto da solo supera Vigorito: un colpo dì testa facile facile.
Cosenza in grossa difficoltà
Nella ripresa, bastano 55 secondi al Lecce per segnare la terza rete. Bjorkengren si inserisce tra i difensori centrali, un rimpallo lo favorisce e fa tris. Lupi disorientati. Zaffaroni si sgola dalla panchina, ma capisce in colpevole ritardo che la formazione è in difficoltà, visto che il Lecce prende anche due pali. Così il tecnico mischia le carte, inserendo il giovane Florenzi, Gerbo e Corsi. E’ proprio la mezzala sarda a dare la scossa ai Lupi. Palla recuperata, passaggio per Gori che vede Caso sulla sinistra. L’ex Genoa si presenta davanti a Bleve e sigla il gol del 3-1. L’attaccante viene tolto dal campo poco dopo per fare posto a Pandolfi. Il passivo potrebbe essere più pesante se Coda non si fosse trovato in fuorigioco al 41′. l’attaccante era oltre Rigione. Da qui al termine del match non succede più nulla. Il Cosenza riflette sugli errori, mentre il Lecce si gode il ritorno alla vittoria.