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Massimiliano Mirabelli torna per la prima volta ospite in uno studio calabrese dopo l’esperienza al Milan. Ha scelto gli studi di LaC e la trasmissione natalizia Tuttigol di Piero Bria e Patrizia De Napoli per farlo (qui la puntata di ieri). Ha parlato di tutte le squadre calabresi, soffermandosi particolarmente sul suo amico Mimmo Toscano e sull’allenatore del Crotone Francesco Modesto, per il quale ha pronosticato un futuro importante. Poi è stato il turno del tecnico del Cosenza, suo giocatore ai tempi in cui era capo dell’area tecnica. dei Lupi. «Occhiuzzi ha dimostrato di avere delle idee e post lockdown ha salvato i Lupi. E’ normale, tuttavia, che parliamo di un tecnico catapultato nel grande calcio e che deve acquisire esperienza. Magari anche facendo errori. In fin dei conti – ha detto – è il secondo anno che siede in panchina e molti suoi colleghi hanno avuto la possibilità di sbagliare in D o in C».
Mirabelli e il ricordo di Pasquale Grandinetti
L’analisi sui rossoblù continua e parte dal ko interno con il Pisa. «Il lavoro di Goretti? Bisogna dire che la squadra è partita in ritardo ed io sinceramente ho apprezzato anche il lavoro di Zaffaroni. All’inizio ha fatto tanti punti inaspettati – ha aggiunto -. Goretti ha saputo mettere su una squadra con pochissimo budget che fino ad un certo momento ha fatto un grande lavoro». Big Max poi risponde alle domande sull’ormai famosa conferenza di presentazione di Occhiuzzi fatta dal ds. «Non è competenza del ds parlare di tattica. Non avrei detto nemmeno sotto tortura di aver preso Occhiuzzi solo perché Dionigi non ha accettato. Sono messaggi negativi per la piazza». Infine Massimiliano Mirabelli, spende una parola per Pasquale Grandinetti, lo storico giardiniere del Marulla, che era incollato davanti alla tv a seguire la puntata. «E’ anche gente come lui che ha reso grande il Cosenza in passato. Sotto la mia gestione erano parte attiva del gruppo, anzi ritenevo che affinché tutto funzionasse bisognava partire dal campo e dal far stare bene i dipendenti. Lui e Arlotta, ad esempio, erano il top».