Omicidio stradale aggravato, omissione di soccorso e simulazione di reato. Convalidato il fermo di Vincenzo Crudo, l’elettricista 32enne originario di Grisolia e residente a Fenegrò nel comasco che, nei giorni scorsi, si è messo alla guida con un piede ingessato, la patente scaduta e un limite alcolemico superiore di tre volte al tasso consentito, investendo e uccidendo una ragazza che era scesa dalla propria auto per soccorrere un coniglio.

I carabinieri sono risaliti all’identità dell’elettricista cosentino, che aveva già una denuncia per guida in stato di ebbrezza, grazie alla targa della sua auto rimasta sul luogo dell’impatto.

Subito dopo aver investito la studentessa Noemi Fiordilino, l’elettricista cosentino Vincenzo Crudo ha abbandonato l’auto in un campo vicino, si è cambiato d’abito e ha cercato di far perdere le proprie tracce.

Quando i carabinieri lo hanno individuato, Vincenzo Crudo ha negato ogni addebito, dicendo che la sera dell’incidente, dopo le 22, era rimasto a casa e che l’auto gli era stata rubata. Peccato, però, che i carabinieri, sul cruscotto della macchina, abbiano invece trovato le chiavi.

Ieri, al termine dell’interrogatorio di garanzia, svoltosi nel carcere di Como, si è svolta l’udienza di convalida del fermo e il gip ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere.

L’incidente si è verificato sabato scorso, intorno alle due del mattino. Noemi stava rincasando insieme con il proprio fidanzato, quando la loro auto ha urtato un coniglio che attraversava la strada. Dopo l’impatto, la ragazza è scesa per sincerarsi delle condizioni dell’animale. Proprio in quel momento, la Golf guidata da Vincenzo Crudo è sbucata dal buio a tutta velocità, prendendola in pieno e strascinandola per una cinquantina di metri, senza neanche prestare soccorso.