Si sono raccolti per un’adunanza “deliziosa“, così è scritto su un cartoncino Bristol rosa, attaccato a un vetro. I membri dell’Auser, Università popolare della Libera età, a Rende non gettano la spugna e, proprio nel giorno di apertura delle scuole, hanno deciso di alzare la voce per chiedere ascolto. I fatti sono noti, i locali che per anni li hanno accolti, offrendo un servizio unico per il territorio, non sono più disponibili. La scuola media che è accanto, la Pierre de Coubertin, ha bisogno degli spazi, quindi adesso c’è da trovare una soluzione. Gli iscritti, guidati dalla presidente del circolo Elena Hoo, avevano indicato, come soluzione ideale, un locale a due passi da quello adesso indisponibile, a piazza Matteotti. Ma anche lì, pare ci sia qualche intoppo che fino ad oggi non era ben chiaro.

Stamane è intervenuto sul luogo della protesta, molto partecipata, anche il commissario del Comune di Rende Santi Giuffrè che ha spiegato come stanno le cose e perché il trasloco poco oltre la strada, non è al momento possibile. «È necessario che la Protezione civile regionale, con dichiarazione scritta, dichiari l’agibilità di quei locali di piazza Matteotti». Insomma tocca alla Prociv.

Questo, dai presenti, è stato considerato uno spiraglio, una speranza, che potrebbe permettere il tanto agognato trasferimento in una sede vicina (e non in contrada Dattoli, decisamente fuori mano). Dunque adesso, pare, tocchi alla Prociv calabrese decidere se l’Auser possa mettere radici a piazza Matteotti, permettendo ai suoi membri di continuare un’attività preziosa. Sono infatti molti gli anziani che nel circolo vedevano un punto di riferimento quasi insostituibile. E Rende non può permettersi di perderlo.