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In principio era il phishing via email. In un italiano discutibile, arrivava una richiesta di aiuto economico a causa di un’emergenza inesistente da parte di una donna (erano preferibilmente donne) sconosciuta ma, a quanto si leggeva, disperata. Il mittente chiedeva l’invio di una consistente somma di denaro in cambio di una ricompensa. Poi arrivò il tempo delle finte eredità (il famoso zio argentino mai visto e sentito), da sbloccare solo previa comunicazione dei propri estremi bancari. Più recenti gli sms che riproducono perfettamente nello spazio del mittente, il nome di corrieri bisognosi di conferme su link, per poter sbloccare un pacco (permettendo ai truffatori di prendere possesso di password e dati sensibili).
Attenzione ai numeri che cominciano con 351
Adesso i truffatori chiamano direttamente le vittime al telefono. Sta accadendo in queste ore, anche nella zona di Cosenza e Rende, di ricevere chiamate da un numero che comincia per 351. Un operatore, dall’altro capo del telefono, informa il malcapitato di essere un impiegato della banca della vittima, raccontando di strani movimenti sul suo conto. «Abbiamo ricevuto richiesta per un pagamento di 900 euro… 250 euro… 425 euro». La vittima viene presa dal panico, nega di essere il fautore di quei movimenti e qui il finto dipendente si gioca il tutto per tutto. Per risolvere la situazione chiede di fornire le ultime cifre del proprio conto. Poi ringrazia, attacca e ripulisce il conto.
«Pronto? Sono la banca»
A fronte di chi, più scaltro e forse anche più giovane, riesce a smascherare i truffatori e denuncia, si registra lo sconforto di chi ci casca. C’è anche da dire che i malviventi non gettano subito la spugna se trovano qualcuno un po’ sospettoso, e dopo la telefonata non è inconsueto ricevere un sms con dei solleciti a procedere. Il mittente appare col nome della banca ed è davvero difficile, per chi non conosce gli stratagemmi di questi truffatori informatici, distinguere il vero dal falso. Meglio sempre, per precauzione, contattare il proprio istituto bancario che mai si sognerebbe, anche perché i dati li ha già, di chiedere il numero di conto dei propri clienti.