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Una sorpresa, o quasi. La prima opera di rigenerazione urbana di via Padre Giglio è un murale dedicato a Sergio Cosmai. Nei giorni scorsi il Comune di Cosenza aveva anticipato l’esistenza di un progetto complessivo di restyling dei 35 pilastri della sopraelevata portato avanti da Hobby color, dell’imprenditore Federico Morabito, e dall’artista Paolo Viscardi. Un progetto intitolato “Sei facce della stessa medaglia” con i primi tre pilastri interessati da opere relative a tematiche specifiche: legalità, scienza e solidarietà.
Riguardo al primo murale, il Municipio aveva reso noto che avrebbe avuto come protagonista «una delle figure più importanti nella nostra città nella lotta alla criminalità organizzata». Un modo per creare un po’ di pathos attorno all’iniziativa, ma oggi il segreto è stato infine svelato: l’opera è dedicata al direttore del carcere di via Popilia ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1985.
Alla cerimonia, oltre al vescovo e alle autorità civili e militari era presente anche il sindaco di Cosenza. Proprio Franz Caruso aveva anticipato, nelle scorse settimane, alcune iniziative in programma per onorare la memoria di Cosmai e porre fine così alle polemiche suscitate a seguito della rimozione del monumento (già semidismesso) un tempo ubicato alla fine del viale omonimo. Alla cerimonia ha partecipato anche Tiziana Palazzo, la vedova del coraggioso servitore dello Stato morto a soli 36 anni.