La Guardia di Finanza della Compagnia di Paola ha indagato a fondo sull’operazione “Emergenza Nord Africa”. Dal 2017, anno in cui arrivano le prime segnalazioni, fino ai giorni nostri. L’attività delle Fiamme Gialle ha riguardato in un primo momento la gestione del centro di accoglienza ubicato presso la struttura Hotel Ninfa Marina di Amantea e affidato alla cooperativa sociale Zingari 59 e successivamente gestito, come accertato nel corso delle indagini, da altre strutture. 

Gl accertamenti della Finanza di Paola, coordinata dal tenente colonnello, Clemente Crisci, avrebbero consentito di accertare e verificare la sottoscrizione di una serie di convenzioni tra il soggetto attuatore dell’emergenza Nord Africa, Salvatore Mazzeo che – come sarà meglio chiarito nel prosieguo del presente atto – era stato incaricato, in ambito regionale, di predisporre i necessari atti e interventi al fine di assicurare, nel rispetto di quanto stabilito dai provvedimenti normativi disciplinanti la predetta materia e dalle direttive impartite dal presidente del Consiglio dei Ministri e dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile nella qualità di commissario delegato, gli interventi più idonei per la gestione dell’emergenza.

Nell’ambito di questa indagine, quindi, la Finanza avrebbe accertato che sono state stipulate le convenzioni con le società affidatari (LEGGI QUI I NOMI), tenuto conto che nell’inchiesta non verrà considerata quella con la società cooperativa Dorotea, pur se anch’essa oggetto dell’indagine svolta dalla Guardia di Finanza, in quanto per la stessa è stato, a seguito di separati segnalazione di danno, avviato altro fascicolo istruttorio.

La Corte dei Conti accende i riflettori sull'emergenza Nord Africa. Per la Finanza sarebbero stati stipulati diversi accordi illeciti.

Il centro migranti di Amantea

Le indagini della Finanza hanno evidenziato come “Calabriaccoglie” sia stata costituita il 25 maggio 2011, ovvero in una data successiva a quella nella quale sarebbe avvenuta la ricerca di mercato, e che il consorzio comprende la cooperativa Promidea, il centro di solidarietà il Delfino e la società cooperativa Cantieri. Inoltre, il soggetto attuatore ha provveduto a liquidare 935.272 euro a favore del Consorzio per il periodo intercorrente tra il 15 aprile e il 30 giugno 2011, pur risultando quest’ultimo costituito, come già detto, solo il 26 maggio 2011. 

Secondo la Finanza, inoltre, le fatture relative al suddetto periodo sono state emesse, in ragione del 50 per cento per ciascuna cooperativa, dal Delfino e dalla Promidea, per prestazioni rese in comunione di intenti dalle suddette strutture già allestite e organizzate alle predette date. Per i finanzieri «la scarsa verosimiglianza della suddetta documentazione si palesa in modo incontrovertibile considerando che il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionali, nella qualità di commissario delegato per gestire la situazione di emergenza sul territorio nazionale connessa all’eccezionale afflusso dei migranti dal Nord Africa, solo in data 2 maggio 2011, ha provveduto alla nomina dei soggetti attuatori in ambito regionale ai quali è stato conferito il compito di rinvenire le strutture per favore l’assistenza ai migranti con la collaborazione di enti, associazione e comuni del territorio.

«Accordi di dubbia liceità»

Tuttavia, l’esistenza di un accordo «già preventivamente definito tra il soggetto attuatore in ambito regionale e i titolari di alcune strutture si evidenzia anche dalla circostanza accertata dalla Guardia di Finanza, che ha acquisito nel corso delle indagini un accordo sottoscritto il 21 aprile 2011 tra le società cooperative Promidea e il Delfino con la società Eurolido per la concessione in uso di una serie di appartamenti sul presupposto, come risultante dall’atto, della possibilità di ottenere la gestione dell’accoglienza dei migranti provenienti dal Nord Africa. In tal senso, la Finanza ha rilevato che sono stati condotti degli accordi «di dubbia liceità per la predisposizione di strutture da parte di ditte e soggetti conniventi con colui che già era certo di ottenere la nomina quale soggetto attuatore».

I finanzieri, nel corso delle ricostruzioni investigative, ritengono di aver individuato una ulteriore anomalia «nella gestione della convenzione», in quanto «si rivengono nella circostanza che, pur avendo formalmente presentato distinte offerte, le cooperative Promidea e il Delfino gestivano tutte le strutture in comunione di intenti compresa la struttura ubicata ad Amantea, ovvero l’Hotel Ninfa Marina, che tuttavia era indicata solo nell’offerta della cooperativa Promidea.

Quello che non avrebbe fatto Salvatore Mazzeo

Per la Guardia di Finanza, «il carattere illecito degli accordi posti alla base della gestione dell’emergenza è evidente solo considerando che il soggetto attuatore», Salvatore Mazzeo, «avrebbe dovuto rilevare come il consorzio non avesse titolo all’utilizzo della struttura come anche la ricettività dichiarata (200 posti) non corrispondeva a quella ufficialmente dichiarata al comune di Falerna (144 posti), come anche a quella dichiarata nel contratto di locazione esibito (110 letti) ma ciò nonostante il dato considerato ai fini della corresponsione delle spettanze è quello dichiarato di 200 posti». 

Infine, la Finanza è convinta che «gli elementi che comprovano l’esistenza di un accordo illecito fin dall’inizio della gestione della struttura sono avvalorati dalla totale assenza di ricerche di mercato, dall’illiceità del subappalto, dallo stato di liquidazione della “Zingari 59” al momento della presentazione dell’offerta e anche al momento della sottoscrizione della convenzione allorquando Annamaria Costabile neppure risultata essere formalmente l’amministratrice». Per la procura generale presso la Corte dei Conti, si può individuare «un danno erariale discendente dagli importi fatturati dal Consorzio “Calabriaccoglie” e dalle società cooperative Promidea e il Delfino». Complessivamente, secondo i magistrati contabili, viene a determinarsi un pregiudizio complessivo pari a 1.249.847.87 euro da imputarsi solidalmente a carico del Consorzio e delle cooperative consorziate e dei sottoelencati soggetti: 

  • Salvatore Mazzeo, nella qualità di soggetto attuatore per la Regione Calabria;
  • Calabriaccoglie Consorzio di Cooperative sociali quale struttura affidataria
  • Centro di solidarietà il Delfino società cooperativa sociale consorziata
  • Promidea Cooperativa Sociale consorziata
  • Cantieri società cooperativa sociale consorziata
  • Carlo Berardini, quale amministratore delegato e quale rappresentante pro tempore del Consorzio di cooperative sociali Calabriaaccoglie e del centro di solidarietà il Delfino;
  • Carmine Federico quale amministratore unico e legale rappresentante pro tempore della cooperativa sociale consorziata Promidea;
  • Angela Biondi quale amministratore unico e legale rappresentante pro tempore della società cooperativa sociale consorziata Cantieri.

Il pm Giovanni Di Pietro ha sottolineato ancora come una «una distinta porzione di denaro» sia da riferire «alla cooperativa sociale Promidea, di importo pari a 58.650 euro, in quanto alcune fatture sono state liquidate per effetto del ricovero formalmente garantito dalla suddetta società riconoscendo, in modo generalizzato e senza la necessaria motivazione, invece che la remunerazione ordinaria di 40 euro l’importo maggiorato di 46 euro per ogni singola giornata di accoglienza riservata ai soggetti migranti».