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Non solo la misura di Cristian Andrea Tornelli è stata sostituita dall’ufficio gip di Cosenza, ma anche quella di Eugenio Francesco Bozzo. Il giudice Claudia Pingitore, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha accolto la richiesta avanzata dall’avvocato Antonio Quintieri, difensore dell’indagato.
Il gip era stato chiamato a valutare la questione sollevata dal penalista secondo cui la condotta contestata al capo 35 fosse identica a quella che si trova nel procedimento penale 1518/2022, allorquando Bozzo era stato tratto in arresto in flagranza di reato per la detenzione di eroina e hashish, sostanze stupefacenti (eroina) cedute a un soggetto rimasto ignoto.
Il gip ha sostenuto che non vi sia quindi un’ipotesi di ne bis in idem in quanto la condotta del capo 35 è antecedente e differente rispetto alla contestazione ascritta nel procedimento penale menzionato poco prima. Tuttavia, il giudice Claudia Pingitore, con il parere favorevole del pm, ha considerato che la collocazione temporale delle condotte e le valutazioni già effettuate con riferimento ai coindagati possano determinare una misura meno afflittiva, individuata in quella degli arresti domiciliari.