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Secondo quanto ricostruito, l’informatore farmaceutico avrebbe indicato al medico di famiglia l’elenco dettagliato dei farmaci da prescrivere, secondo esigenze di profitto aziendale. Il medico, con l’aiuto della moglie, avrebbe provveduto a redigere le prescrizioni di farmaci concordate con l’informatore, attribuendole a suoi pazienti ignari, e le recapitava ai titolari delle farmacie compiacenti, che provvedevano a rifornirsi dei farmaci. Una volta ricevuti i prodotti, i farmacisti o i loro collaboratori avrebbero rimosso i bollini identificativi (c.d. “fustelle”) dalle scatole dei medicinali e li avrebbero applicati sulle false prescrizioni.
I nomi dei destinatari dei provvedimenti
Marilena Romio, 65 anni, coriglianese residente a Calopezzati;
Giuseppe Toteda, 44 anni, di Corigliano-Rossano;
Mario Veltri, 48 anni, di Corigliano-Rossano;
Serenella Uridia Raffaella Adami, 68 anni di Rende;
Eduardo Aiello, 67, di Rocca di Neto (Crotone);
Petronela Blanariu, 39, rumena, di Corigliano-Rossano;
Vincenzo Calabrò, 63, di Crotone;
Sergio Cantafio, 69, di Corigliano-Rossano;
Silvana Di Donato, 64, di Cosenza;
Leonardo Fazio, 38, di Scala Coeli;
Salvatore Fino, 35, di Corigliano, residente a Calopezzati;
Emanuela Fino, 32, coriglianese residente a Mirto-Crosia;
Mario Fonsi, 38 anni, di Corigliano-Rossano;
Rosa Gabriele, 62, di Mirto-Crosia;
Gianpiero Garofalo, 50, di Corigliano-Rossano;
Massimo Leporace, 39, di Rende;
Santo Menga, 40 anni, di Crucoli (Crotone);
Vito Menga, 64, di Crotone;
Mariagrazia Pedace, 47, di Corigliano-Rossano.